Il professore e il pinguino

Nel 1976 un disilluso professore inglese, che lavora da anni in America del Sud, viene chiamato ad insegnare al St. George’s College di Buenos Aires, proprio durante i giorni in cui ha luogo il colpo di stato. La vita del professor Michell cambia quando salva un piccolo pinguino da uno sversamento di petrolio sulle coste dell’Uruguay e decide di portarlo con sé in Argentina.

Diretto dal regista di Full Monty Peter Cattaneo, regista britannico di origini italiane, che ha lavorato come regista e produttore in vari titoli tra film e serie tv, Il professore e il pinguino racconta la storia vera di un’amicizia improbabile quanto commovente tra un professore e un pinguino. Tom Michell arriva nell’esclusivo St. George’s College: fuori dall’istituto il dissenso viene soffocato dalle sparizioni, dalle uccisioni e dalle torture ma dentro l’istituto, grazie alla presenza del pinguino Juan Salvador, Michell trasmette ai ragazzi valori, insegnamenti e ideali che aveva perso lui stesso. Juan Salvador (il nome è quello del protagonista, nell'edizione latino americana, de "Il gabbiano Jonathan Livingstone") impone la sua salvifica presenza a Michell, che grazie alla relazione con il pennuto ritrova i valori di una vita da vivere intensamente, alimentando, al tempo stesso, lo spirito di rottura degli schemi. Juan Salvador diventerà una presenza fondamentalmente nel rapporto con i ragazzi, socialmente altolocati ma molto indisciplinati e poco disposti alla riflessione. Grazie al rapporto con il pinguino la classe di Michell sperimenterà tutti quei valori che la dittatura reprime. Il film, adattamento per il cinema del libro autobiografico dell’inglese Tom Michell “The Penguin Lessons”, ha un sapore dolceamaro che perdona anche alcune debolezze di racconto ma persegue l’intento di accostare, come ci ha abituati Cattaneo, il quadro sociale e politico a quello umoristico: il professore è dalla parte giusta della storia ma non si sporca le mani, è cinico e non crede più nel suo lavoro e forse neanche nella vita, i ragazzi sono disinteressati alle sue lezioni ma questo non è per lui un problema, tutto ciò che lo circonda è fonte di disinteresse ma tutto cambia quando si rende conto di doversi prendere ancora cura di qualcuno. Il pinguino è l’incidente scatenante che costringe Tom a ridiscutere la sua vita, considerare la sorgente del suo cinismo, dato da un dolore personale, e non chiudere gli occhi di fronte all’ingiustizia. Il pinguino diventa un riflesso per guardarsi dentro, per il professore ma anche per i ragazzi, per capire dove si è smarrita la strada e per cercarne una propria; Michell è il principale beneficiario della cura e Juan Salvador lo aiuta ad uscire dal guscio. Il film è imperfetto, la storia sociale e politica rimane troppo sullo sfondo e la narrazione manca di alcuni passaggi che servirebbero ad approfondire emozioni e relazioni, il tempo scorre troppo velocemente e la sensazione è quella di essersi perso qualcosa ma ciò che si prova durante il viaggio è credibile, raccontato con tenerezza e ironia. Il pinguino e il professore è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival nel 2024.