In linea con l'assassino

Mentre Stu Shepard (Colin Farrell), uomo d'affari senza scrupoli, sta per telefonare all'amante (Katie Holmes) da una cabina telefonica di Manhattan, una voce misteriosa si introduce nella linea: è quella di un cecchino appostato a una finestra con un fucile di precisione puntato proprio sulla testa di Stu. Per salvarsi l'uomo dovrà confessare i continui tradimenti alla moglie.

Thriller serrato che si prefigge il non facile compito di trasmettere tensione sulla base di una totale aderenza alle unità aristoteliche di luogo, tempo e azione, anche attraverso la tecnica dello split screen, che permette quindi di mostrare i fatti in tempo reale, senza ricorre a salti cronologici. Indubbiamente interessante, ma il gioco, come vuole il proverbio, è bello quando dura poco e la pellicola fatica a reggere la durata di un normale lungometraggio. La paura dell'ignoto, la manipolazione, l'espiazione delle proprie colpe rimangono suggestioni abbozzate al solo scopo di tenere lo spettatore inchiodato alla poltrona. Ma l'unica certezza è lo sfinimento alla fine della visione.