Irma la dolce

Irma La Douce

Premi Principali

Golden Globe alla miglior attrice in un film commedia o musicale 1964

Anno

Paese

Usa

Durata

147

Formato

Regista




Parigi. Ex poliziotto ingenuo e senza il becco di un quattrino, Nestor (Jack Lemmon) si innamora della dolcissima prostituta francese Irma (Shirley MacLaine) e vorrebbe aiutarla ad abbandonare la professione. Ma tutto ciò che riesce a fare è lasciare che sia lei a mantenerlo: decide così di travestirsi da ricco e facoltoso Lord X e fingersi un altro cliente, così da limitarne l'attività lavorativa. Il trucco, tuttavia, funzionerà sino a quando Irma non si innamorerà proprio dello stesso Lord X.

Canto del cigno della grande commedia degli equivoci di Billy Wilder, qui al culmine della sua seconda giovinezza artistica, regalatagli dal sodalizio professionale con lo sceneggiatore I.A.L. Diamond (che dal 1957 raccolse l'eredità di Charles Brackett ), Irma la dolce è probabilmente la più gioiosa, libera e spumeggiante opera del regista, dove i classici temi wilderiani come lo scambio di identità e il travestimento vengono incardinati nella storia con una perfezione geometrica, figlia di chi ormai scrive i propri film a occhi chiusi. Nonostante risulti mancante la cattiveria di altre opere recenti a firma Wilder-Diamond, il film danza, per più di due ore, con un brio e un'eleganza unici, potendo benissimo assurgere a simbolo assoluto della commedia wilderiana per il grande pubblico e, forse, della “commedia brillante americana” in assoluto. Manifestando anche una sardonica amarezza di fondo. Jack Lemmon, attore feticcio di Wilder in questo periodo, qui è all'apice della sua carriera, prima di cominciare a fare coppia fissa con Walter Matthau; Shirley MacLaine (nominata all'Oscar), che ottenne la parte solo a causa della morte di Marilyn Monroe (avvenuta nel 1962), è perfetta nel ruolo della dura prostituta dal cuore d'oro. Tratto dall'omonimo musical francese del 1956, a sua volta ispirato dal romanzo breve di Alexandre Breffort, venne girato interamente all'interno di una Parigi ricostruita da Alexandre Traneur negli studi di Hollywood. Sublime fotografia a colori di Joseph LaShelle. Oscar alle musiche (Andrè Previn).


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