L'appartamento

The Apartment

Premi Principali

Coppa Volpi per la miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia 1960

Golden Globe alla miglior attrice in un film commedia o musicale 1961

Golden Globe al miglior attore in un film commedia o musicale 1961

Oscar alla miglior regia 1961

Oscar alla miglior sceneggiatura originale 1961

Durata

125

Formato

Regista



New York. Mediocre impiegato di una gigantesca società di assicurazioni, Bud Bexter (Jack Lemmon) fa carriera prestando il proprio appartamento ai suoi superiori per le loro avventure extra-coniugali, ricevendo, in cambio, scatti di carriera. Le cose cambieranno quando il gran capo della compagnia (Fred MacMurray) si presenterà in casa del protagonista con la dolce Miss Kubelik (Shirley MacLaine), di cui Bud è da sempre innamorato.

Una delle migliori commedie “ciniche” di Billy Wilder (scritta insieme al fido I.A.L. Diamond) e, secondo alcune frange di critica americana, addirittura il miglior film in assoluto del grande regista. Girato quasi completamente in interni (fotografia di Joseph LaShelle), in una New York grigia e avvolgente magnificamente ricostruita più vera del vero, che sta addosso ai protagonisti quasi soffocandoli, L'appartamento è la pellicola più amara e feroce di Wilder sui rapporti umani nell'America degli anni ‘60, dove le falsità e l'individualismo del mondo del lavoro invadono, in un processo inarrestabile, anche le dinamiche affettive personali e la vita privata degli individui. Questi si ritrovano, più per inerzia che per vero arrivismo, a sfruttarsi a vicenda nei modi più biechi e desolanti (Bud sfrutta i superiori per fare carriera, i superiori sfruttano lui, le donne dell'azienda sfruttano gli uomini minacciandoli con lo spauracchio di rendere pubbliche le loro scappatelle), andando a formare un grande equilibrio di ipocrisie ed egoismi che ancora oggi colpisce e ferisce. Tutto ciò, e questo è l'aspetto davvero clamoroso, viene veicolato attraverso il registro della commedia leggera hollywoodiana, lontana dagli intellettualismi dei nascenti autori europei. Grazie alle interpretazioni brillanti di Jack Lemmon e Shirley MacLaine (che torneranno a collaborare con il regista nel successivo Irma la dolce del 1963) ai dialoghi spumeggianti e al consueto ritmo indiavolato della regia di Wilder, il film scorre via leggerissimo e divertentissimo, ma, a posteriori, lascia dentro allo spettatore una profonda angoscia. Billy Wilder non riuscirà più a fondere la commedia "per tutti" con il dramma sociologico con una tale delicatezza ed eleganza, se non forse a fine carriera con Prima pagina (1974), strepitosa satira sul mondo del giornalismo. Cinque Oscar (film, regia, sceneggiatura, scenografia e montaggio), più altre cinque nomination (tra cui quelle a Jack Lemmon e Shirley MacLaine).


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