Prénom Carmen
Prénom Carmen
Premi Principali
Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1983
Durata
85
Formato
Regista
La giovane Carmen (Maruschka Detmers), ragazza invischiata in un gruppo terrorista, fa visita allo zio Jean (Jean-Luc Godard), paziente in una clinica per malattie mentali. A lui chiederà di poter utilizzare un appartamento in riva al mare di sua proprietà. Durante una rapina, Carmen conosce un poliziotto di cui s'innamora (Jacques Bonnaffé) e inizierà con lui un rapporto travagliato.
C'è davvero poco della Carmen originaria di Georges Bizet in questa pellicola di Jean-Luc Godard confusa e supponente. Frammentario nel montaggio visivo, Prénom Carmen ha come principale pregio le scelte sonore e musicali, che passano da Beethoven a Tom Waits. Può incuriosire che lo stesso Godard interpreti un regista folle che, verso il finale, guida la troupe in maniera disordinata, ma per il resto è un lungometraggio fortemente autocompiaciuto, volutamente ostico e inaccessibile, che annoia più che affascinare. La sensazione è quella di un'evidente arroganza di fondo da parte di un (grandissimo) autore che, come spesso è avvenuto nei lungometraggi del periodo, si limiti a lanciare tanti stimoli sensoriali finendo poi per abbandonarli a loro stessi. Vincitore del Leone d'oro alla Mostra di Venezia nel 1983, con fischi annessi.
C'è davvero poco della Carmen originaria di Georges Bizet in questa pellicola di Jean-Luc Godard confusa e supponente. Frammentario nel montaggio visivo, Prénom Carmen ha come principale pregio le scelte sonore e musicali, che passano da Beethoven a Tom Waits. Può incuriosire che lo stesso Godard interpreti un regista folle che, verso il finale, guida la troupe in maniera disordinata, ma per il resto è un lungometraggio fortemente autocompiaciuto, volutamente ostico e inaccessibile, che annoia più che affascinare. La sensazione è quella di un'evidente arroganza di fondo da parte di un (grandissimo) autore che, come spesso è avvenuto nei lungometraggi del periodo, si limiti a lanciare tanti stimoli sensoriali finendo poi per abbandonarli a loro stessi. Vincitore del Leone d'oro alla Mostra di Venezia nel 1983, con fischi annessi.