La legge del desiderio

Pablo (Eusebio Poncela), regista omosessuale di successo, ha una sorella, Tina (Carmen Maura), che prima era uomo. Pablo non riesce a vivere serenamente la sua storia sentimentale con Juan (Miguel Molina) e passa da un amante all'altro. L'incontro con Antonio (Antonio Banderas) cambierà la sua vita.

Con La legge del desiderio Pedro Almodóvar si è imposto all'attenzione del grande pubblico per la sua idea di cinema libero e trasgressivo, in cui le pulsioni sessuali assumono contorni tanto sfumati quanto incandescenti, al di là di qualsiasi preconcetto. Con tutti i limiti di un'opera ancora acerba, il film ha il merito di essere stato uno dei primi a presentare una storia d'amore fra due uomini al di fuori di ogni tabù, in una piena, solare normalità che esclude i pregiudizi imperanti dell'epoca (e, purtroppo, di oggi). L'ascendenza melodrammatica (con rimandi anche al fotoromanzo e al fumetto) si perde però in situazioni esasperate spesso al limite del kitsch, e l'intreccio sopra le righe finisce per disorientare lo spettatore. Ottima fotografia di José Salcedo e raffinata colonna sonora che comprende anche Guarda che luna di Fred Buscaglione.