Il manto rosso
Under the Red Robe
Durata
80
Formato
Regista
Francia, regno di Luigi XIII. Il cardinale Richelieu (Raymond Massey) salva lo spadaccino Gil de Berault (Conrad Veidt) per affidargli un'importante missione: dovrà uccidere un uomo sospettato di far parte del gruppo degli Ugonotti.
Ultima regia dell'allora cinquantottenne Victor Sjöström (negli Stati Uniti accreditato come Victor Seastrom) e in assoluto uno degli esiti meno soddisfacenti della sua carriera. Ispirato a un romanzo di Stanley J. Weyman (già portato sul grande schermo da Alan Crosland, nel 1923), Il manto rosso è una pellicola debole e piuttosto convenzionale che il regista svedese fu costretto a dirigere: poco convinto, Sjöström, in questo caso, vive di cliché e si nota in ogni fotogramma quanto (poco) possa importargli di questo film. La sua eleganza di stile viene allo scoperto col contagocce, mentre la narrazione procede timida e senza particolari sussulti. Niente di grave, ma il risultato è un prodotto (quasi) medio hollywoodiano dell'epoca, distantissimo dalle principali opere mute che l'autore realizzò negli anni Dieci e Venti. Sjöström concluse la sua carriera da regista, ma proseguì a recitare: il suo ultimo ruolo sarà quello di Isak Borg nel monumentale Il posto delle fragole (1957) di Ingmar Bergman.
Ultima regia dell'allora cinquantottenne Victor Sjöström (negli Stati Uniti accreditato come Victor Seastrom) e in assoluto uno degli esiti meno soddisfacenti della sua carriera. Ispirato a un romanzo di Stanley J. Weyman (già portato sul grande schermo da Alan Crosland, nel 1923), Il manto rosso è una pellicola debole e piuttosto convenzionale che il regista svedese fu costretto a dirigere: poco convinto, Sjöström, in questo caso, vive di cliché e si nota in ogni fotogramma quanto (poco) possa importargli di questo film. La sua eleganza di stile viene allo scoperto col contagocce, mentre la narrazione procede timida e senza particolari sussulti. Niente di grave, ma il risultato è un prodotto (quasi) medio hollywoodiano dell'epoca, distantissimo dalle principali opere mute che l'autore realizzò negli anni Dieci e Venti. Sjöström concluse la sua carriera da regista, ma proseguì a recitare: il suo ultimo ruolo sarà quello di Isak Borg nel monumentale Il posto delle fragole (1957) di Ingmar Bergman.