Vita del condottiero Gengis Khan (Tadanobu Asano), coraggioso conquistatore mongolo del Dodicesimo secolo profondamente influenzato dalla moglie Börte (Khulan Chuluun).



Sergej Bodrov, con notevole ambizione, firma un kolossal sul celebre avventuriero e sovrano, a partire dalla sua infanzia. La narrazione è convenzionale, salvo per l'attenzione data alla figura della moglie, a cui la sceneggiatura dà un ruolo ben superiore a quello lasciatole dai libri di storia. Così, la prospettiva drammaturgica cambia in toto e il film riesce a interessare e a incuriosire, nonostante un ritmo altalenante e una serie di sequenze di stanca che minano, soprattutto, la parte centrale. I momenti più statici e riflessivi funzionano meglio di quelli dinamici, spesso rovinati da un montaggio pacchiano e da effetti speciali dosati malamente. Mediocre il giapponese Tadanobu Asano, poco credibile nel ruolo e intenso solo a tratti. Presentato in concorso al Festival di Roma. Nomination all'Oscar come miglior film straniero.
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