Finanze del granduca
Die Finanzen des Großherzogs
Durata
80
Formato
Regista
Don Roman (Harry Liedtke), granduca di Abacco, ha sperperato gran parte dei suoi soldi e deve affrontare una quantità spropositata di debiti. Nonostante l'aiuto del ministro Paqueno (Adolphe Engers), Roman non sembra riuscire a venire a capo di questa situazione, si rifiuta di vendere la sua tenuta ad un cinico uomo d'affari (Hermann Vallentin) e vede nella proposta di matrimonio della principessa Olga (Mady Christians) una possibilità per cavarsi d'impaccio. Intanto diversi cospiratori agiscono nell'ombra.
Curiosa e apprezzabile commedia in cui F.W. Murnau dimostra di saper gestire, con intelligenza e discreta inventiva, anche toni più leggeri e brillanti rispetto ai suoi capolavori più cupi e melodrammatici. Caratterizzato da indovinate trovate comiche (i levrieri in fuga inseguiti da un minuscolo cagnolino), personaggi sopra le righe ma mai fastidiosi e da un ritmo frenetico e godibile, il film è una divertita e divertente presa in giro della società borghese e dei suoi eccessi, nonché di un mondo dove convenzioni sociali (i matrimoni combinati) e titoli nobiliari appaiono ormai buffi e obsoleti. Niente di particolarmente memorabile, ma una piacevole e bizzarra farsa diretta come sempre con maestria e interpretata con impeccabile professionalità da tutto il cast. Particolarmente riusciti i personaggi secondari, tra cui spicca Max Schreck, protagonista di Nosferatu (1922), ovvero il primo grande successo di Murnau, qui nei panni di un sinistro cospiratore. La sceneggiatura è firmata da Thea von Harbou ed è tratta dall'omonimo romanzo di Frank Heller.
Curiosa e apprezzabile commedia in cui F.W. Murnau dimostra di saper gestire, con intelligenza e discreta inventiva, anche toni più leggeri e brillanti rispetto ai suoi capolavori più cupi e melodrammatici. Caratterizzato da indovinate trovate comiche (i levrieri in fuga inseguiti da un minuscolo cagnolino), personaggi sopra le righe ma mai fastidiosi e da un ritmo frenetico e godibile, il film è una divertita e divertente presa in giro della società borghese e dei suoi eccessi, nonché di un mondo dove convenzioni sociali (i matrimoni combinati) e titoli nobiliari appaiono ormai buffi e obsoleti. Niente di particolarmente memorabile, ma una piacevole e bizzarra farsa diretta come sempre con maestria e interpretata con impeccabile professionalità da tutto il cast. Particolarmente riusciti i personaggi secondari, tra cui spicca Max Schreck, protagonista di Nosferatu (1922), ovvero il primo grande successo di Murnau, qui nei panni di un sinistro cospiratore. La sceneggiatura è firmata da Thea von Harbou ed è tratta dall'omonimo romanzo di Frank Heller.