Neve

Donato (Roberto De Francesco), mentre si trova alla guida della sua station wagon, vede una donna di colore (Esther Elisha), scaricata e poi inseguita da un losco individuo. Deciderà di aiutarla e di proseguire il suo viaggio (senza meta?) insieme a lei.

È un thriller senza assassini, Neve di Stefano Incerti, un noir dove il mistero è solo apparente: lo spunto serve al regista per indagare due diverse individualità che, dopo l'iniziale diffidenza, inizieranno a sciogliersi (a differenza della neve che li circonda) per iniziare a conoscersi e comunicare. Lo spunto iniziale poteva, così, dare adito a un'operazione profonda, che sfiorava il giallo per poi approdare alla disamina psicologica dei due personaggi. Le ambizioni, però, sono decisamente troppo alte per i mezzi a disposizione, a partire da una sceneggiatura col fiato corto, che riesce a suggestionare soltanto per pochi minuti. La regia di Incerti appare indecisa, non riesce ad affondare il coltello come dovrebbe e si limita a un ragionamento didascalico e poco coraggioso. Un'occasione del tutto sprecata.