
I vesuviani
Durata
140
Formato
Film in cinque episodi. Una banda formata da cinque motocicliste, discendenti della dea Diana, percorre le strade della costa campana; un travestito (Enzo Moscato) intrattiene il pubblico di un cinema a luci rosse; Telemaco (Tonino Taiuti) pesca una “polipessa” nel golfo di Pozzuoli e decide di tenerla con sé come animale da compagnia; un clochard (Antonio Pennarella) viene in possesso di una bottiglia, che si dice contenga il diavolo al suo interno, in grado di esaudire tre desideri; il Sindaco di Napoli (Toni Servillo) decide di risalire a piedi le pendici del Vesuvio.
Lungometraggio collettivo che vede cinque registi partenopei – Pappi Corsicato, Antonietta de Lillo, Antonio Capuano, Stefano Incerti e Mario Martone – dirigere altrettanti episodi collegati dall'ambientazione a Napoli. Debole e privo di inventiva, con le diverse parti che appaiono eccessivamente disgiunte tra loro. Completamente insensati il primo e il secondo capitolo, dal terzo si riesce a scorgere un barlume di speranza, il quale si concretizza nell'ultimo episodio, diretto da Mario Martone e interpretato da Toni Servillo. Qui, l'atmosfera vagamente dantesca e i forti echi pasoliniani (il corvo parlante) funzionano nel modo giusto e dimostrano una certa coerenza di sguardo, che manca in praticamente tutti gli altri capitoli.