Gli occhi del delitto
Jennifer 8
Durata
124
Formato
Regista
Poliziotto tormentato ma dotato di grande intuito, John (Andy Garcia) si trasferisce da Los Angeles alla piccola Eureka, dove indaga sul ritrovamento di una mano mozzata. Collegando il fatto a precedenti delitti, capisce di trovarsi di fronte a un serial killer che uccide ragazze non vedenti e s’innamora della testimone Helena (Uma Thurman), che potrebbe essere la prossima vittima.
Il cineasta e attore britannico Bruce Robinson, alla sua prima trasferta registica americana, si riallaccia al folto filone del thriller a tema “eroine cieche”, quello che va da Gli occhi della notte (Terence Young, 1967) a Terrore cieco (Richard Fleischer, 1971), da Occhi nelle tenebre (Michael Apted, 1994) a Con gli occhi dell'assassino (Guillem Morales, 2010), senza dimenticare Manhunter – Frammenti di un omicidio (Michael Mann, 1986). Gli ingredienti sembrano essere tutti al posto giusto, dalla figura del detective ostinato e solo contro tutti alle atmosfere dark da noir psicologico con interessanti declinazioni “sensoriali”. Qualcosa, però, non funziona: sorretto da uno script ben poco originale, il film prende una svolta forzata nella seconda parte, concludendosi con un colpo di scena che lascia francamente insoddisfatti. Efficace la giovanissima Thurman, meno convincenti gli altri attori: Garcia si impegna ma risulta bolso, mentre i sempre ottimi Lance Henriksen e John Malkovich sono chiamati a interpretare personaggi troppo macchiettistici.
Il cineasta e attore britannico Bruce Robinson, alla sua prima trasferta registica americana, si riallaccia al folto filone del thriller a tema “eroine cieche”, quello che va da Gli occhi della notte (Terence Young, 1967) a Terrore cieco (Richard Fleischer, 1971), da Occhi nelle tenebre (Michael Apted, 1994) a Con gli occhi dell'assassino (Guillem Morales, 2010), senza dimenticare Manhunter – Frammenti di un omicidio (Michael Mann, 1986). Gli ingredienti sembrano essere tutti al posto giusto, dalla figura del detective ostinato e solo contro tutti alle atmosfere dark da noir psicologico con interessanti declinazioni “sensoriali”. Qualcosa, però, non funziona: sorretto da uno script ben poco originale, il film prende una svolta forzata nella seconda parte, concludendosi con un colpo di scena che lascia francamente insoddisfatti. Efficace la giovanissima Thurman, meno convincenti gli altri attori: Garcia si impegna ma risulta bolso, mentre i sempre ottimi Lance Henriksen e John Malkovich sono chiamati a interpretare personaggi troppo macchiettistici.