Ossessione del passato

Un ricco possidente (Melvyn Douglas) sposa una giovane ballerina (Joan Crawford) e la porta a vivere nella sua dimora insieme alla famiglia di suo fratello (Robert Young) e a sua sorella (Fay Bainter). Quest'ultima non vede di buon occhio la ragazza e farà di tutto per allontanarla.

Frank Borzage, regista esperto e prolifico, si cimenta nella produzione di un film piuttosto efficace ma sulla carta ricco di insidie. Ossessione del passato si avvale infatti di uno scheletro narrativo stabile e di sicura presa, ma anche poco dinamico e variegato, con personaggi scritti aderendo a tipizzazioni sociali piuttosto bidimensionali e risapute. Il ritmo diventa sempre più monco e blando con il passare dei minuti, anche se la storia narrata risulta più che in parte incalzante e le emozioni tipiche del genere non tardano a palesarsi. Il cineasta sembra un po' più svogliato che altrove, eppure riesce a colpire e a centrare (almeno a tratti) il bersaglio grazie ai superbi duetti di Joan Crawford e Margaret Sullavan, davvero strepitose. Le due attrici regalano momenti magici e i loro personaggi sono tra tutti i più credibili e irrinunciabili: quando le dive mancano dalla scena, si nota una certa passività e una certa irreversibile tendenza verso sviluppi amorfi e privi di consistenza.