Desiderio
Desire
Durata
89
Formato
Regista
Madeleine (Marlene Dietrich) è una ladra di fama internazionale che a Parigi fa sua un'importante collana di perle. Per sfuggire al controllo doganale, nasconde la refurtiva nella giacca di un uomo ingenuo, Tom (Gary Cooper), di cui si fingerà innamorata solo per recuperare il tesoro. Poco alla volta però l'amore inizierà a sbocciare veramente.
Conosciuto in Italia anche con il titolo di Canaglie di lusso, Desiderio è una commedia sentimentale prodotta e supervisionata da Ernst Lubitsch: il suo tocco, divenuto proverbiale, è infatti smaccatamente palese in una pellicola dal ritmo serrato, spaventosamente dinamico e dall'andamento scoppiettante e irresistibile, oltre che spassionatamente divertente. Grazie anche alla prova attoriale dei protagonisti, di primissimo livello, il film è un continuo susseguirsi di scene spassose e leggere, capaci di mandare in solluchero il pubblico e di stimolarne le risa veicolando un intrattenimento sincero, di gran classe e di altrettanto spiccata qualità. Il lieto fine è naturalmente d'obbligo, ma con premesse così deliziose è un dazio, o se si preferisce una convenzione, che si paga volentieri e senza storcere il naso. Interessante la parodia messa in campo per profilare le differenze tra gli ingenui e bonaccioni americani e i cinici e furbi europei, che con il loro fascino potrebbero abbindolare chiunque: un compendio evidentemente più profondo, acuto e smaliziato di quel che vorrebbe far credere di essere. Da recuperare tassativamente, soprattutto per gli amanti del genere.
Conosciuto in Italia anche con il titolo di Canaglie di lusso, Desiderio è una commedia sentimentale prodotta e supervisionata da Ernst Lubitsch: il suo tocco, divenuto proverbiale, è infatti smaccatamente palese in una pellicola dal ritmo serrato, spaventosamente dinamico e dall'andamento scoppiettante e irresistibile, oltre che spassionatamente divertente. Grazie anche alla prova attoriale dei protagonisti, di primissimo livello, il film è un continuo susseguirsi di scene spassose e leggere, capaci di mandare in solluchero il pubblico e di stimolarne le risa veicolando un intrattenimento sincero, di gran classe e di altrettanto spiccata qualità. Il lieto fine è naturalmente d'obbligo, ma con premesse così deliziose è un dazio, o se si preferisce una convenzione, che si paga volentieri e senza storcere il naso. Interessante la parodia messa in campo per profilare le differenze tra gli ingenui e bonaccioni americani e i cinici e furbi europei, che con il loro fascino potrebbero abbindolare chiunque: un compendio evidentemente più profondo, acuto e smaliziato di quel che vorrebbe far credere di essere. Da recuperare tassativamente, soprattutto per gli amanti del genere.