Death Note: The Last Name
Desu nĹto: The last name
Durata
141
Formato
Regista
Mentre Light Yagami (Tatsuya Fujiwara) prosegue lo spietato progetto di giustiziare tutti i criminali giapponesi, un secondo “death note” cade fra le mani della idol Misa Amane (Erika Toda). Riuscita a mettersi in contatto con Light, se ne innamora follemente e decide di aiutarlo nella sua missione. Nulla o quasi però sembra sfuggire al detective L (Ken'ichi Matsuyama) e la resa finale dei conti si fa imminente.
Seconda e ultima parte della trasposizione cinematografica del popolare manga di Tsugumi Oba e Takeshi Obata. Come per il film precedente, il regista Shusuke Kaneko evita qualsiasi scossone registico mettendosi completamente al servizio dell'intricata sceneggiatura, e porta a termine con invisibilità e diligenza il compito affidatogli. Fra le diverse coordinate proposte dal manga, la scelta di privilegiare quella del classico gioco fra gatto e topo aggiunge dinamismo e coinvolgimento all'intreccio, grazie soprattutto al carisma dei due protagonisti principali, ma ne appiattisce inevitabilmente l'ambiguità morale di partenza. I cambiamenti introdotti dagli sceneggiatori stavolta sono particolarmente rilevanti (soprattutto per quel che riguarda il finale), ma il pubblico ne ha compreso la necessità e, come per il primo capitolo, il film è stato un grande successo commerciale. Musiche di Kenji Kawai.
Seconda e ultima parte della trasposizione cinematografica del popolare manga di Tsugumi Oba e Takeshi Obata. Come per il film precedente, il regista Shusuke Kaneko evita qualsiasi scossone registico mettendosi completamente al servizio dell'intricata sceneggiatura, e porta a termine con invisibilità e diligenza il compito affidatogli. Fra le diverse coordinate proposte dal manga, la scelta di privilegiare quella del classico gioco fra gatto e topo aggiunge dinamismo e coinvolgimento all'intreccio, grazie soprattutto al carisma dei due protagonisti principali, ma ne appiattisce inevitabilmente l'ambiguità morale di partenza. I cambiamenti introdotti dagli sceneggiatori stavolta sono particolarmente rilevanti (soprattutto per quel che riguarda il finale), ma il pubblico ne ha compreso la necessità e, come per il primo capitolo, il film è stato un grande successo commerciale. Musiche di Kenji Kawai.