Piano Forest
Piano no mori
Durata
101
Formato
Regista
Shuhei si è da poco trasferito a Tokyo con la madre, per aiutarla a prendersi cura della nonna malata. Il giovane, da sempre, suona il pianoforte con un preciso obiettivo: diventare il miglior pianista del Giappone. Tutto cambia quando Shuhei conosce Kai che, senza alcun insegnamento, è capace di suonare un misterioso pianoforte nella foresta.
Poetico e abbastanza ispirato, il film di Kojima e Nakamura trae la sua forza da un impianto estetico notevole e dalla magia melodica che solo il pianoforte sa regalare. La pellicola è un continuo gioco di opposti tra i due amici protagonisti: rigido e legato alle regole il primo, spensierato e istintivo il secondo; due caratteri complementari che portano ad una riflessione sul talento e su come siano necessari anche fatica e impegno per raggiungere un obiettivo. Pur non arrivando all’eccellenza dell’animazione nipponica, si tratta di un prodotto suggestivo con alcune sequenze oniriche che non possono lasciare indifferenti. La passione di Shuhei e il divertimento di Kai sono due facce della stessa medaglia, mostrata in una pellicola dal ritmo a tratti eccessivamente compassato, ma che nella sua imperfezione regala alcuni passaggi indelebili, riuscendo anche ad emozionare a tratti.
Poetico e abbastanza ispirato, il film di Kojima e Nakamura trae la sua forza da un impianto estetico notevole e dalla magia melodica che solo il pianoforte sa regalare. La pellicola è un continuo gioco di opposti tra i due amici protagonisti: rigido e legato alle regole il primo, spensierato e istintivo il secondo; due caratteri complementari che portano ad una riflessione sul talento e su come siano necessari anche fatica e impegno per raggiungere un obiettivo. Pur non arrivando all’eccellenza dell’animazione nipponica, si tratta di un prodotto suggestivo con alcune sequenze oniriche che non possono lasciare indifferenti. La passione di Shuhei e il divertimento di Kai sono due facce della stessa medaglia, mostrata in una pellicola dal ritmo a tratti eccessivamente compassato, ma che nella sua imperfezione regala alcuni passaggi indelebili, riuscendo anche ad emozionare a tratti.