Il prigioniero della montagna
Flucht in die Dolomiten
Durata
101
Formato
Regista
Giovanni Testa (Luis Trenker) vive con la sua famiglia sul lago di Garda. Indebitatosi con un banca, chiede un prestito a suo fratello Enzo (Vincenzo Nocker), ma quest'ultimo glielo rifiuta. Enzo muore in circostanze misteriose e Giovanni viene accusato dell'omicidio: dovrà scoprire chi è il vero assassino.
Ispirato al romanzo La fuga di Giovanni Testa di Günther C. Bienek, Il prigioniero della montagna è una pellicola priva di reali motivi d'interesse, strutturata su una sceneggiatura inconcludente (scritta da Trenker insieme a Giorgio Bassani e Pier Paolo Pasolini) e del tutto studiata a tavolino. Il regista (noto per i suoi lungometraggi degli anni Trenta, a partire da Montagne in fiamme del 1931) fatica a lavorare col colore e non riesce a dare il giusto impatto visivo alle vallate e ai paesaggi – da sempre uno dei fiori all'occhiello dei suoi film – presenti sullo schermo. Un gruppo di attori poco credibili fa il resto.
Ispirato al romanzo La fuga di Giovanni Testa di Günther C. Bienek, Il prigioniero della montagna è una pellicola priva di reali motivi d'interesse, strutturata su una sceneggiatura inconcludente (scritta da Trenker insieme a Giorgio Bassani e Pier Paolo Pasolini) e del tutto studiata a tavolino. Il regista (noto per i suoi lungometraggi degli anni Trenta, a partire da Montagne in fiamme del 1931) fatica a lavorare col colore e non riesce a dare il giusto impatto visivo alle vallate e ai paesaggi – da sempre uno dei fiori all'occhiello dei suoi film – presenti sullo schermo. Un gruppo di attori poco credibili fa il resto.