Segreti segreti
Durata
92
Formato
Regista
La terrorista Laura (Lina Sastri), durante un attentato con il gruppo di cui è a capo, uccide un giudice e poi spara a uno dei suoi complici, entrato in crisi. Rifugiatasi nella villa di famiglia, la donna tenta di far perdere le proprie tracce. Intanto, sua madre Marta (Lea Massari) si divide tra i tentativi di nasconderla e il sostegno che deve rivolgere a un'amica, Renata (Stefania Sandrelli), che ha tentato il suicidio. Oltre alla polizia, anche Rosa (Giulia Boschi), sorella del terrorista morto, si mette sulle tracce di Laura.
Scritto da Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami, il film esplora l'universo femminile con profondità e attenzione, attraverso il ritratto di donne diverse tra loro. Si tratta di un'opera al femminile che non cade nei luoghi comuni, provando, con sincerità e curiosità, a conoscere un mondo complicato e costruito su segreti non troppo nascosti. I personaggi sono fortemente inseriti nella realtà (gli anni di piombo), che viene mostrata in tutta la sua durezza: se Laura è una militante, le altre protagoniste cercano di battersi per la famiglia o di trovare un senso alla propria vita. Attrici in gara di bravura. I ritratti privati spesso convivono forzatamente con il contesto realistico, ma il risultato è un lavoro delicato, sofferente e intenso, con una profonda critica verso un certo tipo di classe sociale che troppo facilmente scambia la lotta terroristica con la voglia di cambiare il mondo, ma è incapace di rinunciare ai propri agi. La carne al fuoco è tanta, forse troppa, ma Bertolucci riesce a gestirla nella maniera giusta.
Scritto da Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami, il film esplora l'universo femminile con profondità e attenzione, attraverso il ritratto di donne diverse tra loro. Si tratta di un'opera al femminile che non cade nei luoghi comuni, provando, con sincerità e curiosità, a conoscere un mondo complicato e costruito su segreti non troppo nascosti. I personaggi sono fortemente inseriti nella realtà (gli anni di piombo), che viene mostrata in tutta la sua durezza: se Laura è una militante, le altre protagoniste cercano di battersi per la famiglia o di trovare un senso alla propria vita. Attrici in gara di bravura. I ritratti privati spesso convivono forzatamente con il contesto realistico, ma il risultato è un lavoro delicato, sofferente e intenso, con una profonda critica verso un certo tipo di classe sociale che troppo facilmente scambia la lotta terroristica con la voglia di cambiare il mondo, ma è incapace di rinunciare ai propri agi. La carne al fuoco è tanta, forse troppa, ma Bertolucci riesce a gestirla nella maniera giusta.