Prima missione
Long de Xin
Durata
98
Formato
Regista
Tom (Jackie Chan), un abile poliziotto, è in procinto di partire ed è costretto a lasciare il fratello Dodo (Sammo Hung), un ragazzo gentile e pasticcione con un ritardo mentale. Proprio quest’ultimo si mette nei guai, facendosi coinvolgere in un traffico di diamanti. Tom sarà costretto ad affrontare una pericolosa missione per salvarlo.
Sammo Hung e Jackie Chan continuano la loro proficua collaborazione con un film che però si discosta dalla loro filmografia. Infatti, l’accento è posto più sul lato drammatico della vicenda, sul rapporto tra i due fratelli (notevole da questo punto di vista le prove di Hung e Chan) in cui i problemi di incomunicabilità creano forti tensioni che poi, in un modo o nell’altro, si risolvono. Le scene d’azione sono insolitamente poche e meno esplosive del solito e si concentrano nella parte finale. Il problema del film resta nello sviluppo narrativo, che, nonostante qualche trovata anche divertente, propone risvolti un po’ forzati e la storia principale fatica a mettersi in moto. Tuttavia è da apprezzare questo tentativo di proporre una pellicola più profonda, con personaggi dotati di una certa umanità e non affidandosi solo alle grandi scene di combattimento che hanno caratterizzato la carriera di Jackie Chan.
Sammo Hung e Jackie Chan continuano la loro proficua collaborazione con un film che però si discosta dalla loro filmografia. Infatti, l’accento è posto più sul lato drammatico della vicenda, sul rapporto tra i due fratelli (notevole da questo punto di vista le prove di Hung e Chan) in cui i problemi di incomunicabilità creano forti tensioni che poi, in un modo o nell’altro, si risolvono. Le scene d’azione sono insolitamente poche e meno esplosive del solito e si concentrano nella parte finale. Il problema del film resta nello sviluppo narrativo, che, nonostante qualche trovata anche divertente, propone risvolti un po’ forzati e la storia principale fatica a mettersi in moto. Tuttavia è da apprezzare questo tentativo di proporre una pellicola più profonda, con personaggi dotati di una certa umanità e non affidandosi solo alle grandi scene di combattimento che hanno caratterizzato la carriera di Jackie Chan.