Piombo rovente
Sweet Smell of Success
Durata
96
Formato
Regista
Sidney Falco (Tony Curtis), fedele addetto stampa del potente giornalista newyorkese J.J. Hunsecker (Burt Lancaster), viene incaricato da quest'ultimo di screditare pubblicamente il giovane musicista jazz Steve Dallas (Martin Milner), innamorato di Susan (Susan Harrison), sorella di Hunsecker. Un gioco sporco e pericoloso che porterà a conseguenze irreparabili.
Grigia parabola sull'ossessione e il controllo, orchestrata con ritmo ed equilibrio da Alexander Mackendrick e giocata su stretti e ambigui rapporti di sopraffazione e dipendenza che coinvolgono i quattro personaggi principali. Un fine gioco psicologico, mai scontato e trasudante di cinismo e morbosità, oltre che una metafora del potere del mezzo giornalistico, capace di influenzare negativamente una vittima designata. New York è l'oscuro teatro di una vicenda intrisa di pessimismo e di umanità abbietta, nella quale la positività latita e dove la vitalità della musica jazz è contraltare dell'immobilismo di rapporti immutabili e negativamente cristallizzati. Un ambiente umano oscuro chiuso e ristretto che, tra polizia corrotta e giornalisti senza scrupolo, tarpa ogni possibilità di tensione o apertura verso la luce. Serrato e disturbante. Cast d'eccezione, nel quale spiccano un perfido Burt Lancaster e un ambiguo Tony Curtis. Sceneggiatura a quattro mani di Clifford Odets ed Ernest Lehman, quest'ultimo noto collaboratore di Alfred Hitchcock per Intrigo internazionale (1959). Colonna sonora di matrice jazz a opera di Elmer Bernstein.
Grigia parabola sull'ossessione e il controllo, orchestrata con ritmo ed equilibrio da Alexander Mackendrick e giocata su stretti e ambigui rapporti di sopraffazione e dipendenza che coinvolgono i quattro personaggi principali. Un fine gioco psicologico, mai scontato e trasudante di cinismo e morbosità, oltre che una metafora del potere del mezzo giornalistico, capace di influenzare negativamente una vittima designata. New York è l'oscuro teatro di una vicenda intrisa di pessimismo e di umanità abbietta, nella quale la positività latita e dove la vitalità della musica jazz è contraltare dell'immobilismo di rapporti immutabili e negativamente cristallizzati. Un ambiente umano oscuro chiuso e ristretto che, tra polizia corrotta e giornalisti senza scrupolo, tarpa ogni possibilità di tensione o apertura verso la luce. Serrato e disturbante. Cast d'eccezione, nel quale spiccano un perfido Burt Lancaster e un ambiguo Tony Curtis. Sceneggiatura a quattro mani di Clifford Odets ed Ernest Lehman, quest'ultimo noto collaboratore di Alfred Hitchcock per Intrigo internazionale (1959). Colonna sonora di matrice jazz a opera di Elmer Bernstein.