Prison Escape
The Escapist
Durata
102
Formato
Regista
Ergastolano ormai attempato, Frank Perry (Brian Cox) riceve una lettera che lo informa sulle precarie condizioni di vita di sua figlia (Eleanor McLynn). Decide dunque di evadere per rivederla forse un'ultima volta ma, per riuscire nell'impresa, ha bisogno della collaborazione degli altri detenuti.
Al suo esordio nel lungometraggio, Rupert Wyatt non dimostra particolare talento né una spiccata personalità, banalizzando anche le dinamiche all'interno del carcere, cruciale nell'economia del film. Risulta però sorprendente come, attraverso il sapiente uso del montaggio e della tecnica del flashforward, il regista riesca a mantenere viva l'attenzione: la svolta finale permette di riconsiderare l'opera a posteriori secondo un nuovo e stimolante punto di vista. Sceneggiatura verbosa e zoppicante, ma il brio di Brian Cox riesce a regalare un prodotto curioso e acattivante, consigliato soprattutto agli amanti del genere.
Al suo esordio nel lungometraggio, Rupert Wyatt non dimostra particolare talento né una spiccata personalità, banalizzando anche le dinamiche all'interno del carcere, cruciale nell'economia del film. Risulta però sorprendente come, attraverso il sapiente uso del montaggio e della tecnica del flashforward, il regista riesca a mantenere viva l'attenzione: la svolta finale permette di riconsiderare l'opera a posteriori secondo un nuovo e stimolante punto di vista. Sceneggiatura verbosa e zoppicante, ma il brio di Brian Cox riesce a regalare un prodotto curioso e acattivante, consigliato soprattutto agli amanti del genere.