Reservation Road
Reservation Road
Durata
102
Formato
Regista
L'avvocato Dwight Arno (Mark Ruffalo) sta facendo ritorno a casa quando, per una banale distrazione, perde il controllo dell'auto e investe Josh (Sean Curley), giovane figlio di Ethan (Joaquin Phoenix) e Grace Learner (Jennifer Connelly), provocandone la morte. Mentre Dwight si dà alla fuga, Ethan è ossessionato dall'idea di svelare l'identità dell'investitore.
Fiacco dramma dai risvolti thriller, che tenta senza riuscirvi di appassionare e stimolare domande esistenziali sull'ossessione per la vendetta e l'incalzare dei sensi di colpa. Tratto dall'omonimo romanzo di John Burnham Schwartz (anche sceneggiatore con il regista Terry George), Reservation Road si ferma alla superficie dell'analisi psicologica e perde di ritmo, dopo un discreto avvio, proprio quando ha inizio l'interazione casuale e forzata tra Arno e Learner: due facce della stessa medaglia, i cui destini s'intersecano beffardamente nel momento in cui il primo, avvocato, è incaricato dal proprio studio di seguire il caso dell'incidente in cui ha trovato la morte il figlio del secondo. Evoluzione forzata e incanalata verso un prevedibile e consolatorio finale, senza guizzi registici e strutturali. Mira Sorvino è Ruth Wheldon; colonna sonora di Mark Isham. Presentato al Festival di Roma.
Fiacco dramma dai risvolti thriller, che tenta senza riuscirvi di appassionare e stimolare domande esistenziali sull'ossessione per la vendetta e l'incalzare dei sensi di colpa. Tratto dall'omonimo romanzo di John Burnham Schwartz (anche sceneggiatore con il regista Terry George), Reservation Road si ferma alla superficie dell'analisi psicologica e perde di ritmo, dopo un discreto avvio, proprio quando ha inizio l'interazione casuale e forzata tra Arno e Learner: due facce della stessa medaglia, i cui destini s'intersecano beffardamente nel momento in cui il primo, avvocato, è incaricato dal proprio studio di seguire il caso dell'incidente in cui ha trovato la morte il figlio del secondo. Evoluzione forzata e incanalata verso un prevedibile e consolatorio finale, senza guizzi registici e strutturali. Mira Sorvino è Ruth Wheldon; colonna sonora di Mark Isham. Presentato al Festival di Roma.