Il neolaureato Frank (Jalil Lespert) viene assunto come stagista nell'azienda in cui il padre (Jean-Claude Vallod) è operaio da oltre trent'anni. Quando si renderà conto che il management intende utilizzare la sua tesi come supporto per licenziare alcune risorse, tra cui anche il genitore, entrerà in un conflitto tra etica personale e professionale.

Esordio sul grande schermo del francese Laurent Cantet, Risorse umane sembra anticipare alcuni degli spinosi temi che diventeranno caldi dopo la grande crisi del 2008. Esplicitamente politico nell'analizzare i meccanismi più spietati del capitalismo, dall'ascesa sociale al classismo, dal fatturato come unico valore-guida alla sottomissione, il film rappresenta ancora l'operaio come se fosse appena uscito da Tempi moderni (1936), alienato, depersonalizzato, arrivando però a mostrare anche i fautori di questa sua meccanizzazione, i manager spietati e indifferenti ai bisogni dei propri dipendenti. Interpretata da un cast di non professionisti tra i quali spicca il giovane Lespert, la pellicola è oltremodo lineare e forse non originalissima, ma efficace nel definire le logiche di un sistema che può apparire assurdo, eppure che governa la vita di tutti noi, e mai retorica nel delineare le dinamiche personali e sentimentali dei protagonisti. Un primo risultato degno di nota. Premio Louis Delluc come miglior opera prima e premio come miglior nuovo regista a Cantet al Festival di San Sebastián.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica