
Ladro lui, ladra lei
Durata
100
Formato
Regista
Lo scapestrato ladro di professione Cencio (Alberto Sordi) è aiutato nelle sue tristi imprese dalla prorompente borgatara Cesira (Sylva Koscina). Il loro rapporto cambia quando la ragazza decide di legarsi sentimentalmente al commerciante benestante Raimondi (Ettore Manni).
Un Sordi trasformista come non mai è il protagonista di una commedia dalle decise tinte rosa, in cui Zampa scivola troppo spesso in sequenze mielose e poco essenziali. Non c'è ancora la forza della commedia all'italiana: manca soprattutto il tipico sguardo cinico e disincantato sulla contemporaneità presente nei classici del genere. I furfanti de I soliti ignoti (1958) sono lontani anni luce. La pellicola è, almeno in parte, salvata dall'inusuale alchimia tra i due protagonisti, con una Koscina più efficace del solito, e da un ritmo quantomeno discreto. Da una sceneggiatura collettiva di Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Luigi Zampa e Alberto Sordi.
Un Sordi trasformista come non mai è il protagonista di una commedia dalle decise tinte rosa, in cui Zampa scivola troppo spesso in sequenze mielose e poco essenziali. Non c'è ancora la forza della commedia all'italiana: manca soprattutto il tipico sguardo cinico e disincantato sulla contemporaneità presente nei classici del genere. I furfanti de I soliti ignoti (1958) sono lontani anni luce. La pellicola è, almeno in parte, salvata dall'inusuale alchimia tra i due protagonisti, con una Koscina più efficace del solito, e da un ritmo quantomeno discreto. Da una sceneggiatura collettiva di Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Luigi Zampa e Alberto Sordi.