Kaleldo – Summer Heat
Kaleldo
Durata
96
Formato
Regista
Scene da un matrimonio, apparentemente idilliache: Grace (Juliana Palermo) e Conrad (Lauren Novero) si sposano in piena estate. Cerimonia, pranzo, lancio del bouquet: tutto fila liscio, ma l'atmosfera è sospesa, tesa e in ebollizione. I contrasti esploderanno nei sette anni successivi, e riguarderanno tutti i componenti della famiglia, dalla stessa Grace alle sorelle Jess (Cherry Pie Picache) e Lourdes (Angel Aquino), fino al rigido e severo padre Rudy (Johnny Delgado).
Opera seconda del regista Brillante Mendoza, Kaleldo – letteralmente “stagione calda” in dialetto pampango – propone una visione ricercata e sincera della società filippina. Dramma camuffato da commedia, il film offre una suddivisione in capitoli che seguono i quattro elementi naturali: aria, fuoco, acqua e terra. Un segmento simbolico per ogni sorella, e un epilogo per tirare le somme e “cambiare tutto affinché tutto resti uguale”. Scritto dallo stesso Mendoza e da Boots Agbayani Pastor, Summer Heat indugia molto sulla sessualità, sulle punizioni corporali (la flagellazione durante la settimana santa a Guagua) e più in generale sul dolore (fisico e mentale), restituendo allo spettatore un ritratto familiare crudo e al contempo tenero, pieno di dignità e decisamente più profondo di quanto possa apparire superficialmente. Su tutti spicca l'interpretazione di Cherry Pie Picache (Twilight Dancers, 2006, Here Comes the Bride, 2010), vincitrice del premio come migliore attrice al Durban International Film Festival (2007). Mendoza prosegue il discorso sul relativismo della normalità iniziato l'anno precedente con The Masseur – Masahista (2005) e proseguito, in seguito, anche da Manoro (2005).
Opera seconda del regista Brillante Mendoza, Kaleldo – letteralmente “stagione calda” in dialetto pampango – propone una visione ricercata e sincera della società filippina. Dramma camuffato da commedia, il film offre una suddivisione in capitoli che seguono i quattro elementi naturali: aria, fuoco, acqua e terra. Un segmento simbolico per ogni sorella, e un epilogo per tirare le somme e “cambiare tutto affinché tutto resti uguale”. Scritto dallo stesso Mendoza e da Boots Agbayani Pastor, Summer Heat indugia molto sulla sessualità, sulle punizioni corporali (la flagellazione durante la settimana santa a Guagua) e più in generale sul dolore (fisico e mentale), restituendo allo spettatore un ritratto familiare crudo e al contempo tenero, pieno di dignità e decisamente più profondo di quanto possa apparire superficialmente. Su tutti spicca l'interpretazione di Cherry Pie Picache (Twilight Dancers, 2006, Here Comes the Bride, 2010), vincitrice del premio come migliore attrice al Durban International Film Festival (2007). Mendoza prosegue il discorso sul relativismo della normalità iniziato l'anno precedente con The Masseur – Masahista (2005) e proseguito, in seguito, anche da Manoro (2005).