Sgomento

Venuta a conoscenza della relazione di sua figlia diciassettenne con un uomo maturo di dubbia reputazione, Lucia Harper (Joan Bennett) cerca di dissuaderlo dal continuare a vedere la ragazza. Poco tempo dopo un incidente, accaduto nei pressi della sua abitazione, rischierà di compromettere per sempre il buon nome della sua famiglia.

Ultimo film diretto dal tedesco Ophüls negli Stati Uniti, prodotto dalla Columbia Pictures. È un noir intinto nel melodramma, in cui si avvertono distintamente gli echi di opere coeve di altri grandi cineasti mitteleuropei, come Lang e Preminger, attivi all'epoca in America. Molto interessante la costruzione della vicenda e il modo in cui il regista tedesco riesce a calarla negli ambienti stagnanti, immoti della provincia californiana. Lo spunto iniziale è innescato dall'affair tra la ragazza e il consumato playboy, ma subito appare evidente che la messa a fuoco è centrata sul personaggio di Lucia, un angelo del focolare disposto a fare qualsiasi cosa pur di tutelare l'onorabilità della sua famiglia. Significativo il fatto che l'intera vicenda si svolga durante una prolungata assenza di suo marito, in cui le uniche due figure maschili della casa, il nonno e il ragazzino, non possono assolvere al ruolo di guida paterna per limiti di età. In questo vuoto si inserisce il personaggio di James Mason, tormentato ricattatore dalla moralità ambigua e sfuggente. Piuttosto edulcorato il finale, in cui un frettoloso happy end sembra mettere tra parentesi tutta la vicenda con un provvidenziale colpo di spugna.