Spara forte, più forte... non capisco
Durata
100
Formato
Regista
Alberto Saporito (Marcello Mastroianni) vive con il fratello Carlo (Leopoldo Trieste) e lo zio Nicola (Eduardo De Filippo), un uomo che, per protestare contro l'umanità, da cinquant'anni ha smesso di parlare e si esprime con i fuochi d'artificio. Un giorno Alberto denuncia alla polizia i suoi vicini di casa, i Cimmaruta, accusandoli di aver ucciso il suo amico Aniello Amitrano (Paolo Ricci). Ben presto però Alberto inizia ad avere dei dubbi, non ricordandosi se l'omicidio dell'amico è realmente avvenuto o lo ha solo sognato, e si trova a dover fronteggiare l'ira dei Cimmaruta.
Disastroso adattamento de Le voci di dentro, una delle commedie più belle e amare firmate da Eduardo De Filippo, ridotta a uno sberleffo fatuo e irritante. Il regista e sceneggiatore, coadiuvato da Suso Cecchi D'Amico, stravolge il suo testo, aggiungendoci una trama gialla del tutto fuori luogo, e ne banalizza il contenuto dando vita ad una farsa chiassosa, molesta e sgradevole cui aggiunge stucchevoli divagazioni oniriche. Il risultato è a dir poco grossolano e caotico, avvilito ulteriormente da un casting completamente sbagliato a partire da Marcello Mastroianni (qui anche produttore) gigione come poche altre volte, e Raquel Welch, splendida da vedere ma insopportabile nella sua manifesta (e quasi divertita) inadeguatezza. Ultimo lavoro da regista per Eduardo De Filippo che, dopo il flop al botteghino di questo film e reduce da lunga una serie di insuccessi cinematografici, decise di dedicarsi nuovamente a tempo pieno al teatro. Comparsata per Franco Parenti (nei panni dell'ispettore di polizia) in una delle sue rarissime apparizioni cinematografiche.
Disastroso adattamento de Le voci di dentro, una delle commedie più belle e amare firmate da Eduardo De Filippo, ridotta a uno sberleffo fatuo e irritante. Il regista e sceneggiatore, coadiuvato da Suso Cecchi D'Amico, stravolge il suo testo, aggiungendoci una trama gialla del tutto fuori luogo, e ne banalizza il contenuto dando vita ad una farsa chiassosa, molesta e sgradevole cui aggiunge stucchevoli divagazioni oniriche. Il risultato è a dir poco grossolano e caotico, avvilito ulteriormente da un casting completamente sbagliato a partire da Marcello Mastroianni (qui anche produttore) gigione come poche altre volte, e Raquel Welch, splendida da vedere ma insopportabile nella sua manifesta (e quasi divertita) inadeguatezza. Ultimo lavoro da regista per Eduardo De Filippo che, dopo il flop al botteghino di questo film e reduce da lunga una serie di insuccessi cinematografici, decise di dedicarsi nuovamente a tempo pieno al teatro. Comparsata per Franco Parenti (nei panni dell'ispettore di polizia) in una delle sue rarissime apparizioni cinematografiche.