Viaggio verso Agartha
Hoshi o ou kodomo
Durata
116
Formato
Regista
La giovane Asuna, orfana di padre, nel tempo libero si reca in un luogo segreto, dove riesce a sentire programmi con una vecchia radio regalatale dal genitore. Affascinata da una meodia, cercata e mai più trovata nei giorni successivi, la ragazza sarà condotta alla misteriosa città di Agartha.
Riprende molto lo stile di Hayao Miyazaki la terza opera di Makoto Shinkai che, dopo il successo ottenuto con 5 cm Per Second (2007), cerca di riproporre una poetica fortemente influenzata dal maestro nipponico, non riuscendo comunque ad eguagliarne la qualità. Molto classico nelle tematiche e nello stile, il film ruota tutto intorno ad Asuna, carismatica protagonista femminile, e al suo percorso di ricerca e di crescita personale. Creature mitologiche, terre lontane, riflessioni sulla vita e la morte in mondi paralleli, una pietra azzurra al collo che tanto rimanda a Il castello nel cielo (1986): ingredienti accattivanti, ma che non trovano il giusto equilibrio per elevare la pellicola alle grandi opere d’animazione giapponese, benché le possibilità ci fossero tutte.
Riprende molto lo stile di Hayao Miyazaki la terza opera di Makoto Shinkai che, dopo il successo ottenuto con 5 cm Per Second (2007), cerca di riproporre una poetica fortemente influenzata dal maestro nipponico, non riuscendo comunque ad eguagliarne la qualità. Molto classico nelle tematiche e nello stile, il film ruota tutto intorno ad Asuna, carismatica protagonista femminile, e al suo percorso di ricerca e di crescita personale. Creature mitologiche, terre lontane, riflessioni sulla vita e la morte in mondi paralleli, una pietra azzurra al collo che tanto rimanda a Il castello nel cielo (1986): ingredienti accattivanti, ma che non trovano il giusto equilibrio per elevare la pellicola alle grandi opere d’animazione giapponese, benché le possibilità ci fossero tutte.