
Vita di Pi
Life of Pi
Premi Principali

Oscar alla miglior regia 2013
Durata
127
Formato
Regista
L'adolescente Piscine Molitor Patel, detto Pi (Suraj Sharma), è l'unico sopravvissuto al naufragio della nave su cui viaggia con la sua famiglia e gli animali dello zoo paterno. Sballottato per giorni su una barca in mezzo all'oceano, Pi ha un unico compagno di viaggio: una tigre di nome Richard Parker. Anni dopo, un Pi adulto (Irrfan Khan) narra la sua incredibile storia a uno scrittore (Rafe Spall).
L'adattamento dell'omonimo romanzo del canadese Yann Martel (2001) è un progetto rimasto in stand by per anni e passato tra le mani di diversi registi, da M. Night Shyamalan ad Alfonso Cuarón, da Jean-Pierre Jeunet fino ad Ang Lee. La scelta definitiva si è rivelata vincente, in quanto pochi cineasti posseggono la versatilità del taiwanese, capace di misurarsi con i più diversi generi e combinare entertainment e respiro autoriale. Vita di Pi è proprio questo: una riuscita e ambiziosa sintesi tra spettacolo visivo e un contenuto di profonda complessità dove si fondono favola avventurosa, racconto di formazione e riflessione spirituale. Come fanno negli stessi anni i colleghi Scorsese (Hugo Cabret, 2011) e Cuarón (Gravity, 2013), Lee sfrutta i prodigi del 3D e della tecnologia digitale non per confezionare un semplice blockbuster, ma per portare avanti un'idea di cinema molto personale, che attinge a grandi modelli letterari – Conrad, Melville, Kipling – e mette in scena una straordinaria apoteosi panteistica della Natura. Quattro Oscar: regia, fotografia (Claudio Miranda), colonna sonora (Mychael Danna), effetti speciali (Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik De Boer, Donald Elliott).
L'adattamento dell'omonimo romanzo del canadese Yann Martel (2001) è un progetto rimasto in stand by per anni e passato tra le mani di diversi registi, da M. Night Shyamalan ad Alfonso Cuarón, da Jean-Pierre Jeunet fino ad Ang Lee. La scelta definitiva si è rivelata vincente, in quanto pochi cineasti posseggono la versatilità del taiwanese, capace di misurarsi con i più diversi generi e combinare entertainment e respiro autoriale. Vita di Pi è proprio questo: una riuscita e ambiziosa sintesi tra spettacolo visivo e un contenuto di profonda complessità dove si fondono favola avventurosa, racconto di formazione e riflessione spirituale. Come fanno negli stessi anni i colleghi Scorsese (Hugo Cabret, 2011) e Cuarón (Gravity, 2013), Lee sfrutta i prodigi del 3D e della tecnologia digitale non per confezionare un semplice blockbuster, ma per portare avanti un'idea di cinema molto personale, che attinge a grandi modelli letterari – Conrad, Melville, Kipling – e mette in scena una straordinaria apoteosi panteistica della Natura. Quattro Oscar: regia, fotografia (Claudio Miranda), colonna sonora (Mychael Danna), effetti speciali (Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik De Boer, Donald Elliott).