Motel Woodstock
Taking Woodstock
Durata
120
Formato
Regista
Estate 1969, località Bethel, stato di New York. Il giovane Elliot (Demetri Martin) gestisce assieme ai genitori un piccolo motel nelle vicinanze dell'area che sarà scelta per realizzare il concerto evento di Woodstock. Dopo i "tre giorni di pace, amore e musica", le loro vite non saranno più le stesse.
Tratto dall'autobiografia di Elliot Tiber (Taking Woodstock: A True Story of a Riot, a Concert and a Life, 2007) scritta in collaborazione con Tom Monte, Motel Woodstock rilegge gli eventi che portarono il giovane protagonista a essere tra i principali fautori della realizzazione del festival. L'aspetto musicale è in secondo piano, mentre è messo a fuoco l'impatto che l'evento ebbe sulla conservatrice e diffidente comunità di Bethel, così come sulla bizzarra famiglia di Elliot. La variopinta e travolgente onda umana che va a formare il pubblico di Woodstock spazza via convenzioni e pregiudizi, mettendo in crisi le sicurezze e liberando gli istinti. Un'opera imperfetta, ma piena di personaggi teneri e caricaturali, con una leggerezza di fondo che fornisce una visione nostalgica, edulcorata e fondamentalmente coinvolgente dei retroscena che caratterizzarono l'organizzazione dell'evento. Notevole galleria di personaggi irresistibilmente disadattati, dal timido e sessualmente confuso Elliott fino a Emile Hirsch (Billy, un allucinato reduce del Vietnam). Sceneggiatura di James Schamus.
Tratto dall'autobiografia di Elliot Tiber (Taking Woodstock: A True Story of a Riot, a Concert and a Life, 2007) scritta in collaborazione con Tom Monte, Motel Woodstock rilegge gli eventi che portarono il giovane protagonista a essere tra i principali fautori della realizzazione del festival. L'aspetto musicale è in secondo piano, mentre è messo a fuoco l'impatto che l'evento ebbe sulla conservatrice e diffidente comunità di Bethel, così come sulla bizzarra famiglia di Elliot. La variopinta e travolgente onda umana che va a formare il pubblico di Woodstock spazza via convenzioni e pregiudizi, mettendo in crisi le sicurezze e liberando gli istinti. Un'opera imperfetta, ma piena di personaggi teneri e caricaturali, con una leggerezza di fondo che fornisce una visione nostalgica, edulcorata e fondamentalmente coinvolgente dei retroscena che caratterizzarono l'organizzazione dell'evento. Notevole galleria di personaggi irresistibilmente disadattati, dal timido e sessualmente confuso Elliott fino a Emile Hirsch (Billy, un allucinato reduce del Vietnam). Sceneggiatura di James Schamus.