Gatto nero, gatto bianco
Crna macka, beli macor
1998
Paesi
Jugoslavia, Francia, Germania, Austria, Grecia, Usa
Genere
Commedia
Durata
127 min.
Formato
Colore
Regista
Emir Kusturica
Attori
Bajram Severdzan
Srdjan Todorovic
Branka Katic
Florijan Ajdini
Ljubica Adzovic
Zabit Memedov
Sabri Sulejmani
Jasar Destani
Stojan Sotirov
Predrag Lakovic
Scontri e incontri tra tre generazioni di gitani, con altrettanti nuclei tematici. Il desiderio degli adolescenti (Branka Katic e Florijan Ajdini) di sposarsi per amore, andando contro a una serie di matrimoni combinati; i traffici strampalati di due delinquenti di piccolo taglio (Srdjan Todorovic e Bajram Severdzan) intorno all'acquisto di un fantomatico treno di benzina; l'amicizia di due patriarchi zingari (Sabri Sulejmani e Zabit Memedov), mai scalfitasi nonostante venticinque anni senza incontrarsi. Magistrale divertissement diretto da Emir Kusturica (anche sceneggiatore con Gordan Mihic) dopo il successo e le feroci polemiche di Underground (1995), con annesso sostanziale esilio dalla Bosnia e da Sarajevo. Se Underground rappresentava una cesura fondamentale nella vita e nella carriera di Kusturica, Gatto nero, gatto bianco è insieme l'alba di un nuovo autore e l'ultima, tanto di maniera quanto straordinaria, opera d'arte del Kusturica che fu. Esagitato, forsennato, esilarante e irriducibile a qualsivoglia limite di forma, il film è un affresco e un meraviglioso omaggio al lato più vitale e assolato della cultura zingara. Non c'è la durezza della vita di Il tempo dei gitani (1988), c'è solo l'insopprimibile vitalismo di canaglie e maneggioni senza vera violenza, senza vero conflitto, senza il lato oscuro. Una pellicola solare e vitale, una fuga nella fantasia e nella bulimia compositiva per risollevarsi dal peso di un lavoro troppo grande e troppo sanguinoso come il precedente. Con Gatto nero, gatto bianco, il regista ha cercato di levitare, di alzarsi dal suolo senza peso come molti dei suoi eroi. Forse eccessivo, ma a tratti irresistibile. Leone d'argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia. Musiche di Vojislav Aralica, Nele Karajlic e Dejan Sparavalo.
Maximal Interjector
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