Io capitano
Io capitano
2023
Paesi
Italia, Belgio
Genere
Drammatico
Durata
121 min.
Formato
Colore
Regista
Matteo Garrone
Attori
Seydou Sarr
Moustapha Fall
Issaka Sawagodo
Hichem Yacoubi
Doodu Sagna
Khady Sy
Seydou (Seydou Sarr) e Moussa (Moustapha Fall) sono due giovani che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Lasciata la loro terra natale, i due iniziano un viaggio pieno di insidie, tra le difficoltà del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

Quattro anni dopo Pinocchio, Matteo Garrone torna dietro la macchina da presa per un film improntato su quel realismo che richiama la prima parte della carriera del regista: echeggiano pellicole come Terra di mezzo e Ospiti in questa pellicola capace di offrire uno sguardo diverso da quelli a cui siamo abituati in relazione ai film ambientati in Africa. Garrone cambia la classica prospettiva occidentale sull’argomento e dirige una pellicola che vuole dare voce (e sguardo!) agli africani che sognano l’Europa, riuscendo a risultare sia realistico, sia poetico in alcune riuscite sequenze dal sapore onirico ma sempre ancorate alle tradizioni e al folklore dei paesi di riferimento. Rispetto ad altri lungometraggi di Garrone mancano grandi guizzi e lungo il percorso c’è qualche calo di ritmo, ma il disegno d’insieme è intenso ed efficace, capace di far riflettere e di mostrare ancora una volta la bravura del regista romano nel mostrare i volti e i corpi dei suoi personaggi. Scritto con Massimo Gaudioso e Massimo Ceccherini, Io Capitano è un film solido, ben scritto e ben fotografato, dotato di una confezione coerente rispetto a ciò che racconta e raffinata allo stesso tempo. Un film da vedere, che andrebbe proiettato anche nelle scuole, in cui in quel grido finale che dà anche il titolo alla pellicola si percepisce tutto il dolore, la sofferenza, ma anche la speranza e la gioia di aver raggiunto un (primo?) obiettivo importante. Ottima prova dell’intero cast: Garrone è anche un ottimo regista di attori, professionisti o meno che siano, e lo conferma anche in questo caso. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema  di Venezia dove Garrone ha vinto il Leone d'argento come miglior regista e Seydou Sarr il premio Mastroianni al miglior attore emergente.
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