Kirikù e la strega Karabà
Kirikou et la sorcière
1998
Paesi
Francia, Belgio, Lussemburgo
Generi
Animazione, Fantasy
Durata
74 min.
Formato
Colore
Regista
Michel Ocelot
Il piccolo Kirikù nasce in un villaggio africano già con l'abilità di parlare e gattonare, e da solo si taglia il cordone ombelicale. La misteriosa strega Karabà ha mangiato tutti gli uomini del paese, e il bambino prodigio si mette in viaggio per capire il motivo di tanta malvagità. Piccolo ma grande lungometraggio d'animazione poetica, Kirikù e la strega Karabà è l'esordio sul grande schermo del regista d'animazione francese Michel Ocelot, il quale, rifacendosi all'arte pittorica e decorativa africana, crea un umile viaggio spirituale e culturale attraverso le difficoltà dell'infanzia. Una piccola grande favola folkloristica per adulti e piccini, che deve la propria affascinante bellezza visiva allo stile dell'animatrice tedesca Lotte Reiniger, pioniera dell'animazione – è suo uno dei primi lungometraggio animati della storia, Le avventure del principe Achmed (1926) – ideatrice della tecnica delle silhouettes animate. La naturale sincerità del personaggio protagonista Kirikù è qualcosa di raro nell'animazione odierna, e quest'analisi magica della banalità del male raggiunge un notevole picco artistico grazie a un'autenticità e un'immediatezza che lascia quasi spiazzati, amplificata da una scelta stilistica capace di catturare sia i neofiti che gli esperti di cinema d'animazione. Innovativo e creativo, il film fu un grande successo europeo e aprì le porte ad alcuni sequel.
Maximal Interjector
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