Nel 2057 il Sole si sta spegnendo e, per evitare l'estinzione della razza umana, viene predisposta una missione con lo scopo di sganciare un'enorme bomba atomica all'interno della stella per ristabilirne le reazioni nucleari. L'equipe è formata da un team di astronauti e scienziati in grado di addossarsi questo delicatissimo incarico.

Con Sunshine si rinnova la collaborazione tra Danny Boyle e lo scrittore/sceneggiatore Alex Garland. Forte impatto visivo, immagini abbaglianti e un sottotesto con lontani echi che rimandano a 2001: Odissea nello spazio (1968). Appassionante la concezione del Sole visto come figura onnipotente e semi-divina, capace di ossessionare i personaggi, anch'essi ben caratterizzati. I problemi iniziano quando la pellicola abbandona completamente l'atmosfera eterea fatta di risvolti psicologici ed esistenziali per tuffarsi in una deriva sci-fi horror inspiegabile e mal inserita nel contesto. Il risultato è altalenante e, complessivamente, sa troppo di già visto.