Sweet Charity – Una ragazza che voleva essere amata
Sweet Charity
1969
Paese
Usa
Generi
Commedia, Musical, Sentimentale
Durata
149 min.
Formato
Colore
Regista
Bob Fosse
Attori
Shirley MacLaine
John McMartin
Ricardo Montalban
Sammy Davis Jr.
Chita Rivera
Paula Kelly
Stubby Kaye
Barbara Bouchet
Charity (Shirley MacLaine) è una taxi-girl di un club di New York che prima viene delusa da Vittorio (Ricardo Montalban), un attore italiano, poi dal giovane Oscar (John McMartin) che la vuole in sposa, salvo ripensarci. Nonostante lo sconforto iniziale, però, la ragazza torna a sorridere alla vita. Esordio alla regia di un lungometraggio per l'apprezzato ballerino, coreografo, regista e interprete Bob Fosse, che riduce per il cinema l'omonimo musical (di Neil Simon, con musiche di Cy Coleman e testi di Dorothy FIelds) del 1966 che aveva già diretto a Broadway e che si ispira a Le notti di Cabiria (1957) di Federico Fellini. Fosse trasporta con disinvoltura il suo stile modern nel film: le inquadrature sono lacerate e secche, il montaggio è crudele e spietato, i numeri musicali (su tutti, ma non solo, Hey, Big Spender!) sono un felice esempio di stilizzazione a metà tra il cerone, la volgarità e l'esibizionismo trattenuto. Il problema maggiore del film, purtroppo, è l'impianto narrativo, che fatica a trovare una sua reale identità nonostante l'energia della bravissima Shirley MacLaine, supportata da un cast di tutto rispetto. Nella struttura è felicemente simile, senza sconfinare nel calco sterile, all'opera di Fellini, pur rimanendo molto più convenzionale: e sul finale, amaro ma non troppo, il dolore trasformato in consapevolezza della MacLaine, circondata dagli hippie, aggiorna quello inarrivabile interpretato dalla Masina. Qua e là deboluccio, ma il senso dello spettacolo non manca. Fotografia di Robert Surtees, costumi di Edith Head.
Maximal Interjector
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