I Fantastici Quattro – Gli inizi
The Fantastic Four: First Steps
Durata
130
Formato
Regista
Su una Terra retro-futuristica ispirata agli anni '60, i Fantastici Quattro devono proteggere il pianeta dalla minaccia dell'essere cosmico Galactus e dal suo araldo Silver Surfer.
Da una parte si tratta dell'ennesimo tentativo della Marvel di rilanciare lo storico quartetto, dall'altra è il "battesimo ufficiale" dei Fantastici 4 nell'MCU. Le aspettative per il film diretto da Matt Shakman erano alte, anche per via del casting di peso su cui si basa la pellicola – Pedro Pascal nei panni di Reed Richards, insieme a Vanessa Kirby, Joseph Quinn e Ebon Moss-Bachrach – eppure, seppur non si tratti di un progetto cinematograficamente problematico o poco riuscito, la sensazione è che I Fantastici 4 - Gli inizi sia più una sorta di prologo in vista del grande evento Marvel del 2026, Avengers: Doomsday, più che il primo capitolo di una parentesi dedicata a questi personaggi. La scelta di collocare le avventure, sia narrativamente che esteticamente, negli anni ’60, tramite una chiave rétro-futurista figlia di WandaVision, è più che vincente e riesce a connotare il film con un tono più adulto rispetto al classico MCU. Pascal è credibile e carismatico, e il gruppo funziona soprattutto nelle dinamiche interne. Tuttavia, il racconto arranca nella seconda parte, vittima delle solite necessità di world-building e di una forzata connessione con il multiverso Marvel. Tutto accade troppo in fretta e l'impostazione lineare e classica dello script (molto apprezzata rispetto alle decisamente troppo intricate sceneggiature Marvel degli ultimi anni) cede presto il passo agli effetti digitali strabordanti e non all'altezza del grande schermo. La posta emotiva latita, il villain è poco memorabile e l’impressione generale resta quella di un film che promette più di quanto mantenga. Non un disastro, anzi: rispetto ai recenti scivoloni Marvel, I Fantastici 4 - Gli inizi è un passo avanti. Ma resta un’occasione solo parzialmente colta, che conferma quanto sia difficile, ancora oggi, dare continuità a questi personaggi.