Three Sisters
San zimei
2012
Paesi
Francia, Hong Kong
Genere
Documentario
Durata
153 min.
Formato
Colore
Regista
Wang Bing
Tre piccole sorelle vivono in un villaggio dello Yunnan, in Cina. Il padre è spesso assente, la madre è morta tempo addietro. Non hanno a disposizione nulla per occupare il proprio tempo e peregrinano senza sosta, tra mille piccole occupazioni quotidiane, in mezzo allo squallore più totale. Wang Bing è, di fatto, uno dei maggiori maestri del documentario contemporaneo, un regista che non arretra di fronte a un'estetica del degrado priva di compromessi e usa lo strumento potenzialmente sconfinato del cosiddetto “cinema del reale” per mostrarci ciò che della Cina nessun potere costituito vorrebbe che fosse visto. In questo caso, l'oggetto del suo sguardo è un minuscolo e sperduto centro abitato, a gestione quasi esclusivamente contadina, tagliato fuori dalla modernità e ancorato a una forma arcaica e ancestrale di sopravvivenza. Il film, così come gli altri titoli del regista, è un'opera per palati forti, che si mostra nuda come i suoi soggetti, con un'onestà disarmante e lancinante. La pietà e l'eticità, che pure sono due elementi cardine del suo cinema umanissimo, non devono mai negare o sovvertire, per Wang Bing, il percorso faticoso e doloroso verso la verità che il suo cinema mai pago di dettagli scomodi si incarica di percorrere. Grandissimo spessore cinematografico e la sensazione nitida, dopo la visione, di essere stati catapultati in qualcosa che non si doveva vedere ma che eppure non si può fare a meno di guardare: due ore e mezza che chiedono uno sforzo immenso a chi guarda, ma che sanno anche come ripagare gli spettatori più umili e disposti a prostrarsi allo stesso livello, tutt'altro che sopraelevato, di un'operazione cinematografica del genere. Vincitore della sezione Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia nel 2012.
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