Velluto blu
Blue Velvet
Durata
120
Formato
Regista
Il ritrovamento di un orecchio umano in un prato porta il giovane Jeffrey (Kyle MachLachlan) a indagare su un affare sporco che coinvolge una cantante di night-club (Isabella Rossellini) e un gruppo di criminali che hanno rapito suo figlio. Lo aiuterà la figlia di un detective (Laura Dern).
Dopo il disastro commerciale di Dune (1984), David Lynch torna a realizzare un lungometraggio personale, inquietante e ricco di tematiche scomode e coraggiose. Aperto da un incipit memorabile, il film è ambientato nell'immaginaria cittadina di Lumberton, luogo-simbolo di quella provincia americana dove tutto è in apparenza perfetto: dai colori pastello delle abitazioni fino ai pompieri che salutano mentre passano. In realtà è proprio in questi spazi, come dimostrerà anche nella serie televisiva I segreti di Twin Peaks (1990-1991), che secondo David Lynch si nascondono i misteri più terribili, le perversioni e il sadismo: elementi tutti ben rappresentati dal personaggio interpretato da Dennis Hopper. È negli ambienti familiari, conosciuti e rassicuranti, che prende vita quel perturbante freudiano che Lynch ha spesso rappresentato in carriera. Sono orrori che si nascondono (il motivo ricorrente della tenda), si celano, ma che presto o tardi vengono a galla (l'orecchio in mezzo al prato). Velluto blu è un'opera esplosiva, che vive di guizzi importanti alternati a momenti più statici, totalmente incentrata sull'atto del vedere e sul piacere che questo può provocare. Fortemente voyeuristico, è anche un film dai contorni onirici, di indubbio fascino e di grande suggestione visiva e sonora. Lynch opta per due canzoni d'epoca come In Dreams di Roy Orbison (che tanto ha a che fare con l'atmosfera della pellicola) e Blue Velvet di Bobby Vinton, cantata da Isabella Rossellini, che dà il titolo al film.
Dopo il disastro commerciale di Dune (1984), David Lynch torna a realizzare un lungometraggio personale, inquietante e ricco di tematiche scomode e coraggiose. Aperto da un incipit memorabile, il film è ambientato nell'immaginaria cittadina di Lumberton, luogo-simbolo di quella provincia americana dove tutto è in apparenza perfetto: dai colori pastello delle abitazioni fino ai pompieri che salutano mentre passano. In realtà è proprio in questi spazi, come dimostrerà anche nella serie televisiva I segreti di Twin Peaks (1990-1991), che secondo David Lynch si nascondono i misteri più terribili, le perversioni e il sadismo: elementi tutti ben rappresentati dal personaggio interpretato da Dennis Hopper. È negli ambienti familiari, conosciuti e rassicuranti, che prende vita quel perturbante freudiano che Lynch ha spesso rappresentato in carriera. Sono orrori che si nascondono (il motivo ricorrente della tenda), si celano, ma che presto o tardi vengono a galla (l'orecchio in mezzo al prato). Velluto blu è un'opera esplosiva, che vive di guizzi importanti alternati a momenti più statici, totalmente incentrata sull'atto del vedere e sul piacere che questo può provocare. Fortemente voyeuristico, è anche un film dai contorni onirici, di indubbio fascino e di grande suggestione visiva e sonora. Lynch opta per due canzoni d'epoca come In Dreams di Roy Orbison (che tanto ha a che fare con l'atmosfera della pellicola) e Blue Velvet di Bobby Vinton, cantata da Isabella Rossellini, che dà il titolo al film.