Boarding Gate
Boarding Gate
Durata
106
Formato
Regista
Un'ex prostituta italiana, Sandra (Asia Argento), e il suo vecchio amante Miles (Michael Madsen), divenuto un pezzo grosso della finanza, si ritrovano e il loro rapporto si rinfiamma all'insegna di un erotismo venato di rapporti di forza, sessualità distorta, tensione fisica e ansiogena.
Sonora caduta di stile per Olivier Assayas che dirige una specie di kammerspiel espanso a due voci decisamente fuori dalle sue corde, con non poche incursioni nel cattivo gusto che i due attori protagonisti, bolliti e fuori posto, contribuiscono ad amplificare. In particolare, se Asia Argento è alle prese con un personaggio col quale il suo temperamento d'attrice ha più di un punto in comune, è Michael Madsen a sembrare bolso come non mai. Al di là degli interpreti, il film formalmente non regge mai, per non parlare della scansione del ritmo della narrazione: la tensione è nulla, appiccicaticcia e pruriginosa più che reale e ben costruita, e le lungaggini eccessive degli scambi di battute e di certi passaggi diluiscono a vuoto. Complessivamente non convince quasi nulla e la sensazione generale è di un film sbagliato fin dalle premesse, inevitabilmente abborracciato e perfino fastidioso.
Sonora caduta di stile per Olivier Assayas che dirige una specie di kammerspiel espanso a due voci decisamente fuori dalle sue corde, con non poche incursioni nel cattivo gusto che i due attori protagonisti, bolliti e fuori posto, contribuiscono ad amplificare. In particolare, se Asia Argento è alle prese con un personaggio col quale il suo temperamento d'attrice ha più di un punto in comune, è Michael Madsen a sembrare bolso come non mai. Al di là degli interpreti, il film formalmente non regge mai, per non parlare della scansione del ritmo della narrazione: la tensione è nulla, appiccicaticcia e pruriginosa più che reale e ben costruita, e le lungaggini eccessive degli scambi di battute e di certi passaggi diluiscono a vuoto. Complessivamente non convince quasi nulla e la sensazione generale è di un film sbagliato fin dalle premesse, inevitabilmente abborracciato e perfino fastidioso.