Robert

Siodmak

8 agosto 1900, Dresda — 10 marzo 1973, Locarno
Premi Principali
Orso d’oro al Festival di Berlino 1955
Regista tedesco. Da bambino fa i conti con un padre rigoroso e va a vivere a Memphis, negli Stati Uniti. Dopo il ritorno in Germania termina gli studi all’università di Marburgo e diventa impiegato di banca. Si avvicina al cinema a metà degli anni Venti e il suo primo film è Uomini di domenica (Menschen am Sonntag, 1930), scritto dal fratello Curt e co-diretto con Edgar G. Ulmer, con Fred Zinnemann come aiuto operatore e un giovane Billy Wilder alla sceneggiatura: un’opera seminale, capace di coniugare naturalismo del quotidiano, vocazione documentaristica e realismo poetico. Dopo una fuga in Francia dovuta alle sue origini ebree nel 1932, torna negli Stati Uniti nel 1940 per lavorare con major come la Paramount e la Universal. Tra i suoi film di maggiore impatto, spiccano i noir La donna fantasma (Phantom Lady, 1944), La scala a chiocciola (The Spiral Staircase, 1946) e I gangsters (The Killers, 1946), tratto dal racconto di Ernest Hemingway, magnificamente interpretato da Burt Lancaster, da lui scoperto e lanciato, e Ava Gardner. Tra i primi registi a rientrare in Europa dopo la fine della guerra, realizza in seguito Il Corsaro dell’Isola Verde (The Crimson Pirate, 1952), ancora con Lancaster, in cui Siodmak si conferma brillantemente all’altezza anche con un genere apparentemente lontano dalle sue corde come quello piratesco. Il suo primo film in Germania, I topi (Die ratten, 1955) vince l’Orso d’oro al Festival di Berlino, mentre Ordine segreto del III Reich (Nachts, wenn Der Teufel kam, 1957) ottiene la nomination agli Oscar per il miglior film straniero nel 1958.
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Film di Robert Siodmak

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