Un amore a 5 stelle
Maid in Manhattan
Durata
105
Formato
Regista
Marisa (Jennifer Lopez) è una volenterosa cameriera con figlio a carico (Tyler Posey). Nel grande albergo dove lavora, incontra un candidato al senato (Ralph Fiennes) che, a causa di un equivoco, la confonde per una ricca signora, innamorandosene.
Ennesima variazione sul tema, che nulla aggiunge né toglie al filone, della commedia romantica dalle atmosfere fiabesche (Pretty Woman di Garry Marshall, 1990, è il riferimento più immediato), dai vaghi accenni liberal alle differenze e alle lotte di classe, più vicina al versante del sentimentalismo che a quello della vivacità. L'onesta professionalità della confezione impedisce al film di seguire fino in fondo le strade a disposizione, inchiodandolo alla medietà più bieca. Meglio i comprimari (il saggio maggiordomo Bob Hoskins, il malcapitato addetto stampa Stanley Tucci, la piccola sorpresa Tyler Posey e la frivola Natasha Richardson) della coppia dei protagonisti; in particolare di Jennifer Lopez (il cui personaggio è portatore di rivendicazioni sociali spesso spiattellate in discorsi vagamente retorici) che non ha il carisma o la bravura indispensabili per un ruolo di questo genere. Trascurabili anche la sceneggiatura di Kevin Wade e le musiche di Alan Silvestri.
Ennesima variazione sul tema, che nulla aggiunge né toglie al filone, della commedia romantica dalle atmosfere fiabesche (Pretty Woman di Garry Marshall, 1990, è il riferimento più immediato), dai vaghi accenni liberal alle differenze e alle lotte di classe, più vicina al versante del sentimentalismo che a quello della vivacità. L'onesta professionalità della confezione impedisce al film di seguire fino in fondo le strade a disposizione, inchiodandolo alla medietà più bieca. Meglio i comprimari (il saggio maggiordomo Bob Hoskins, il malcapitato addetto stampa Stanley Tucci, la piccola sorpresa Tyler Posey e la frivola Natasha Richardson) della coppia dei protagonisti; in particolare di Jennifer Lopez (il cui personaggio è portatore di rivendicazioni sociali spesso spiattellate in discorsi vagamente retorici) che non ha il carisma o la bravura indispensabili per un ruolo di questo genere. Trascurabili anche la sceneggiatura di Kevin Wade e le musiche di Alan Silvestri.