Anna, quel particolare piacere
Durata
100
Formato
Regista
Anna (Edwige Fenech), commessa a Bergamo, si innamora del criminale Guido (Corrado Pani) e si trasferisce con lui a Milano, sacrificando famiglia, lavoro e dignità. Rimasta incinta, fugge a Roma: incontrerà il chirurgo Lorenzo (John Richardson), ma il suo passato tornerà a perseguitarla.
Un dramma sentimentale ambientato nella Milano criminosa tipica degli anni '70. A dispetto del titolo allusivo, c'è ben poco erotismo (Edwige Fenech si spoglia completamente, ma in contesti tutt'altro che sensuali), l'originalità latita (dopo mezz'ora di film si sa già come andrà a finire: non bene) e alcuni clichés sono insopportabili (i protagonisti si incontrano sulle note di Pazza idea di Patty Pravo). Il regista Giuliano Carnimeo riesce comunque a gestire discretamente lo sviluppo narrativo (grazie a un montaggio calibrato) e a rendere digeribili gli stereotipi di un rapporto sadomasochistico da manuale. Le interpretazioni, in ogni caso, sono ai limiti del dilettantesco. Sceneggiatura di Ernesto Gastaldi e Francesco Milizia, su soggetto di Sauro Scavolini e del produttore Luciano Martino.
Un dramma sentimentale ambientato nella Milano criminosa tipica degli anni '70. A dispetto del titolo allusivo, c'è ben poco erotismo (Edwige Fenech si spoglia completamente, ma in contesti tutt'altro che sensuali), l'originalità latita (dopo mezz'ora di film si sa già come andrà a finire: non bene) e alcuni clichés sono insopportabili (i protagonisti si incontrano sulle note di Pazza idea di Patty Pravo). Il regista Giuliano Carnimeo riesce comunque a gestire discretamente lo sviluppo narrativo (grazie a un montaggio calibrato) e a rendere digeribili gli stereotipi di un rapporto sadomasochistico da manuale. Le interpretazioni, in ogni caso, sono ai limiti del dilettantesco. Sceneggiatura di Ernesto Gastaldi e Francesco Milizia, su soggetto di Sauro Scavolini e del produttore Luciano Martino.