La signora gioca bene a scopa?
Durata
85
Formato
Regista
Michele Cammagliulo (Carlo Giuffrè), patito del gioco d'azzardo, è in gravi difficoltà economiche a causa dei suoi vizietti. Decide così di dividersi tra due facoltose e insaziabili sorelle, Giulia (Franca Valeri) e Monica (Didi Perego), ma l'arrivo di Eva (Edwige Fenech) sconvolgerà i suoi piani.
Una delle commedie trash più sopravvalutate del periodo. Al di là del titolo malizioso, dei continui giochi linguistici (troppe volte gratuiti) affidati a un Carlo Giuffrè a tratti logorroico e di un incipit fluido e accattivante, c'è poco altro. L'erotismo latita (Edwige Fenech è bellissima ma fuori parte, penalizzata a causa di un doppiaggio dal fastidioso accento tedesco), l'espediente delle copule “bagnate” (Eva riesce a eccitarsi solo a contatto con l'acqua) mostra ben presto la corda e la sceneggiatura si perde tra dialoghi insulsi e risoluzioni frettolose. Qualche sequenza, comunque, colpisce nel segno (la seduzione di Monica nella stalla, con un frenetico montaggio alternato tra uomini e bestie) e le interpretazioni di Franca Valeri e Didi Perego sono ironiche quanto basta. Anche Enzo Cannavale (Peppino) e Carlo Delle Piane (Tonino) se la cavano egregiamente; sottotono Oreste Lionello nei panni di Alberto. Sceneggiatura di Giuffrè, Francesco Milizia e Tito Carpi su soggetto di Luciano Martino.
Una delle commedie trash più sopravvalutate del periodo. Al di là del titolo malizioso, dei continui giochi linguistici (troppe volte gratuiti) affidati a un Carlo Giuffrè a tratti logorroico e di un incipit fluido e accattivante, c'è poco altro. L'erotismo latita (Edwige Fenech è bellissima ma fuori parte, penalizzata a causa di un doppiaggio dal fastidioso accento tedesco), l'espediente delle copule “bagnate” (Eva riesce a eccitarsi solo a contatto con l'acqua) mostra ben presto la corda e la sceneggiatura si perde tra dialoghi insulsi e risoluzioni frettolose. Qualche sequenza, comunque, colpisce nel segno (la seduzione di Monica nella stalla, con un frenetico montaggio alternato tra uomini e bestie) e le interpretazioni di Franca Valeri e Didi Perego sono ironiche quanto basta. Anche Enzo Cannavale (Peppino) e Carlo Delle Piane (Tonino) se la cavano egregiamente; sottotono Oreste Lionello nei panni di Alberto. Sceneggiatura di Giuffrè, Francesco Milizia e Tito Carpi su soggetto di Luciano Martino.