Assassinio allo specchio
The Mirror Crack'd
Durata
105
Formato
Regista
Le riprese di un film storico, nel quale il ruolo della protagonista è conteso tra due attrici rivali (Elizabeth Taylor e Kim Novak), sono interrotte da un misterioso omicidio. A Miss Marple (Angela Lansbury) l’arduo compito di individuare l’assassino tra i numerosi soggetti implicati nella vicenda.
Tratto da uno dei racconti più drammatici scritti da Agatha Christie, questo film, diretto da Guy Hamilton, propone un ammirevole pantheon di stelle hollywoodiane per costruire un giallo dalle componenti classiche, sulla scia del successo di pellicole divenute cult come Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo. L’esito in questo caso è meno soddisfacente: la storia è intrigante ma la scansione narrativa tradisce l’ascendenza letteraria così come il procedere macchinoso e a tratti prevedibile delle indagini. A tenere le redini c’è comunque una Lansbury perfettamente in parte; Rock Hudson è un perfetto comprimario nel ruolo del marito accomodante e fedele; la Taylor e la Novak, pur interpretando dive vanitose e scostanti, riescono a conservare quell’aura glamour che non smette di renderle affascinanti e la loro presenza scenica è più interessante degli eventi narrati. Peccato che la riflessione su sulla Hollywood degli anni Cinquanta (in questo caso in trasferta nelle campagne inglesi) sia solo sottintesa e marginale, perché altrimenti si sarebbero potute mostrare dinamiche più profonde di un sistema che produce immagini e genera competizione (qui tutta al femminile), nutrendo illusioni e provocando gelosie e violenze. Prima apparizione di Pierce Brosnan sul grande schermo.
Tratto da uno dei racconti più drammatici scritti da Agatha Christie, questo film, diretto da Guy Hamilton, propone un ammirevole pantheon di stelle hollywoodiane per costruire un giallo dalle componenti classiche, sulla scia del successo di pellicole divenute cult come Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo. L’esito in questo caso è meno soddisfacente: la storia è intrigante ma la scansione narrativa tradisce l’ascendenza letteraria così come il procedere macchinoso e a tratti prevedibile delle indagini. A tenere le redini c’è comunque una Lansbury perfettamente in parte; Rock Hudson è un perfetto comprimario nel ruolo del marito accomodante e fedele; la Taylor e la Novak, pur interpretando dive vanitose e scostanti, riescono a conservare quell’aura glamour che non smette di renderle affascinanti e la loro presenza scenica è più interessante degli eventi narrati. Peccato che la riflessione su sulla Hollywood degli anni Cinquanta (in questo caso in trasferta nelle campagne inglesi) sia solo sottintesa e marginale, perché altrimenti si sarebbero potute mostrare dinamiche più profonde di un sistema che produce immagini e genera competizione (qui tutta al femminile), nutrendo illusioni e provocando gelosie e violenze. Prima apparizione di Pierce Brosnan sul grande schermo.