Bianco e nero
Durata
100
Formato
Regista
L'informatico Carlo (Fabio Volo), sposato con Elena (Ambra Angiolini), che lavora per un'associazione a favore della causa africana, è totalmente disinteressato all'attività della moglie. Le cose in lui cambiano quando, ironia della sorte, si innamora di una ragazza senegalese, Nadine (Aïssa Maïga).
Imbarazzante operazione edificante, contro il razzismo e a favore dell'integrazione, che rischia seriamente di vanificare e ribaltare la prospettiva di partenza tanto è irritante e grossolana nello svolgimento della vicenda. La trama raccoglie tutti i luoghi comuni esistenti sul tema e li frulla insieme in modo pedestre, allo scopo di dimostrare quanto siano lontani dalla realtà, ma nulla è approfondito e tutto è posticcio e "sviluppato" alla bell'e meglio. Le implicazioni di un tradimento si riducono all'essere bianchi o neri, questione posta in maniera didascalica e attraverso risposte così facili e semplicistiche da far strabuzzare gli occhi. Anche il cast solleva più di qualche interrogativo: se Aïssa Maïga offre comunque un'interpretazione credibile, lo stesso non si può dire di Ambra Angiolini, che si sforza pochissimo per risultare credibile, e di un inconsistente Fabio Volo.
Imbarazzante operazione edificante, contro il razzismo e a favore dell'integrazione, che rischia seriamente di vanificare e ribaltare la prospettiva di partenza tanto è irritante e grossolana nello svolgimento della vicenda. La trama raccoglie tutti i luoghi comuni esistenti sul tema e li frulla insieme in modo pedestre, allo scopo di dimostrare quanto siano lontani dalla realtà, ma nulla è approfondito e tutto è posticcio e "sviluppato" alla bell'e meglio. Le implicazioni di un tradimento si riducono all'essere bianchi o neri, questione posta in maniera didascalica e attraverso risposte così facili e semplicistiche da far strabuzzare gli occhi. Anche il cast solleva più di qualche interrogativo: se Aïssa Maïga offre comunque un'interpretazione credibile, lo stesso non si può dire di Ambra Angiolini, che si sforza pochissimo per risultare credibile, e di un inconsistente Fabio Volo.