
Capodanno a New York
New Year's Eve
Durata
113
Formato
Regista
La sera dell'ultimo giorno dell'anno, Claire (Hilary Swank) è agitatissima: è sua la responsabilità di far cadere la simbolica sfera in Times Square, a New York, che segna l'inizio del nuovo anno, ma ci sono dei problemi da risolvere. Due coppie si contendono il premio destinato al primo nato dell'anno, cercando di indurre il parto, mentre Randy (Ashton Kutcher) rimane bloccato in ascensore con Elise (Lea Michele). Molte altre storie si intrecceranno.
Pellicola che ripete il deludente schema già messo alla prova con Appuntamento con l'amore (2010), ricalcandone pedestremente i tratti di commedia corale a sfondo sentimentale, con la sola variante del (pretestuoso) contesto in cui si muovono i personaggi. Cast importante attento a includere star di ieri e oggi, così da attirare un'ampia fetta di pubblico. Se già il film precedente era disastroso, questo, se possibile, riesce a essere anche peggio: la sceneggiatura presenta evidenti limiti, proponendo storie frastagliate a cui manca un legame forte, unite a una festa dei luoghi comuni sul capodanno e sulle nuove/vecchie opportunità che il nuovo inizio porta con sé. Chiaramente, nascono storie d'amore, primi baci e si risolvono amari rimpianti del passato, attraverso personaggi stereotipati inseriti in storie di rara banalità. Garry Marshall, da dietro la macchina da presa, sembra non provare nemmeno a salvare il salvabile.
Pellicola che ripete il deludente schema già messo alla prova con Appuntamento con l'amore (2010), ricalcandone pedestremente i tratti di commedia corale a sfondo sentimentale, con la sola variante del (pretestuoso) contesto in cui si muovono i personaggi. Cast importante attento a includere star di ieri e oggi, così da attirare un'ampia fetta di pubblico. Se già il film precedente era disastroso, questo, se possibile, riesce a essere anche peggio: la sceneggiatura presenta evidenti limiti, proponendo storie frastagliate a cui manca un legame forte, unite a una festa dei luoghi comuni sul capodanno e sulle nuove/vecchie opportunità che il nuovo inizio porta con sé. Chiaramente, nascono storie d'amore, primi baci e si risolvono amari rimpianti del passato, attraverso personaggi stereotipati inseriti in storie di rara banalità. Garry Marshall, da dietro la macchina da presa, sembra non provare nemmeno a salvare il salvabile.