L'ospedale più pazzo del mondo

Inizia il primo anno di specializzazione per un gruppo di studenti di medicina. Tra loro c'è Simon (Michael McKean), un brillante medico che aspira a diventare chirurgo, nonostante sia traumatizzato da uno scherzo subito durante l'infanzia a causa del quale non riesce a incidere quando ha in mano il bisturi. Accanto a lui, c'è la bella dottoressa Stephanie (Sean Young), di cui finirà per innamorarsi.

Sulla scia de L'aereo più pazzo del mondo (1980), arrivano diversi film demenziali che richiamano lo stile di Jim Abrahams e dei fratelli Zucker, cambiando ambientazione mantenendone la struttura e parte del titolo (almeno per quanto riguarda la distribuzione italiana). Purtroppo, in questo caso, la trama principale, concentrata sulla storia di Stephanie e Simon, viene continuamente interrotta da sottotrame fini a se stesse, e le trovate comiche non divertono perché prive di un contesto forte entro cui dipanarsi. Regia inesistente e scrittura pedestre (con battute volgari) completano un quadro non certo idilliaco. Pessimo esordio alla regia di Garry Mashall, che centrerà l'obiettivo diversi anni più tardi con Pretty Woman(1990).