
Casco d'oro
Casque d'or
Durata
96
Formato
Regista
Marie (Simone Signoret) è una prostituta con una splendida chioma bionda che le ha fatto guadagnare il nome di “casque d'or”. Nella Belleville della fine del Novecento, la donna genera una guerra senza quartiere tra malviventi che se la contendono in un conflitto senza esclusioni di colpi. Le conseguenze saranno tragiche.
Notevole film di Jacques Becker, che si staglia con prepotenza nell'empireo del cinema francese del dopoguerra e fornisce una rappresentazione esemplare, fosca e verosimile della malavita dell'epoca e del tessuto sociale e umano che intorno a essa gravitava. Casco d'oro si muove con ottimo piglio e una dose non indifferente di fascino, erotismo e amarezza tra le pieghe del proprio stesso racconto, al quale il regista sa conferire spessore come meglio non si potrebbe, attraverso un approccio invidiabile tanto al genere quanto alle psicologie dei personaggi, in bilico tra eroismo e dannazione. Un'opera non rasserenata e accattivante, che si affida a una ricostruzione invidiabile e curata fin nei minimi dettagli, ma anche a una forza espressiva davvero singolare, che sa dare corpo e senso a ogni elemento, comprese le notevoli interpretazioni degli attori, tra i quali, oltre alla magnetica protagonista, spicca un Serge Reggiani davvero memorabile. Finale da antologia, con Marie alle prese con uno spettacolo di morte imminente e una situazione che più estrema non si potrebbe.
Notevole film di Jacques Becker, che si staglia con prepotenza nell'empireo del cinema francese del dopoguerra e fornisce una rappresentazione esemplare, fosca e verosimile della malavita dell'epoca e del tessuto sociale e umano che intorno a essa gravitava. Casco d'oro si muove con ottimo piglio e una dose non indifferente di fascino, erotismo e amarezza tra le pieghe del proprio stesso racconto, al quale il regista sa conferire spessore come meglio non si potrebbe, attraverso un approccio invidiabile tanto al genere quanto alle psicologie dei personaggi, in bilico tra eroismo e dannazione. Un'opera non rasserenata e accattivante, che si affida a una ricostruzione invidiabile e curata fin nei minimi dettagli, ma anche a una forza espressiva davvero singolare, che sa dare corpo e senso a ogni elemento, comprese le notevoli interpretazioni degli attori, tra i quali, oltre alla magnetica protagonista, spicca un Serge Reggiani davvero memorabile. Finale da antologia, con Marie alle prese con uno spettacolo di morte imminente e una situazione che più estrema non si potrebbe.