Con la morte non si scherza
Penn & Teller Get Killed
Durata
89
Formato
Regista
Gli illusionisti Penn e Teller, conosciuti per i loro numeri di truculenta comicità nera, affrontano la routine di tutti i giorni. Li seguono alcuni invasati ammiratori, armati delle peggiori intenzioni e disposti a soddisfare il desiderio di Penn, espresso in tv, di essere ucciso realmente da qualcuno.
Il duo comico formato dall'allampanato Penn Jillette e dall'afasico Teller, in Italia quasi del tutto sconosciuto, gode in America di ininterrotta fortuna dalla seconda metà degli anni '70. Le loro bizzarre performance di illusionismo annaffiate da abbondanti dosi di crudele comicità ne hanno fatto un fenomeno di grande successo. Questo film, ultimo lungometraggio per il grande schermo diretto da Arthur Penn, cerca di sfruttarne la popolarità con una trasposizione cinematografica dei loro personaggi. Purtroppo l'esito risulta disastroso sotto tutti gli aspetti. Penn e Teller, sicuramente più adatti alla televisione e alle esibizioni dal vivo, non hanno le caratteristiche necessarie per poter reggere su di loro il peso di un film. La sceneggiatura è pressoché inesistente e si limita ad affastellare senza un ordine preciso una serie male assortita di sketch. La pellicola tocca poi il suo punto più basso nel finale, in cui una infelice combinazione di cinismo, buffoneria e grottesco genera un senso di autentico disagio nello spettatore. Il titolo italiano, in questo caso, si dimostra involontariamente azzeccato.
Il duo comico formato dall'allampanato Penn Jillette e dall'afasico Teller, in Italia quasi del tutto sconosciuto, gode in America di ininterrotta fortuna dalla seconda metà degli anni '70. Le loro bizzarre performance di illusionismo annaffiate da abbondanti dosi di crudele comicità ne hanno fatto un fenomeno di grande successo. Questo film, ultimo lungometraggio per il grande schermo diretto da Arthur Penn, cerca di sfruttarne la popolarità con una trasposizione cinematografica dei loro personaggi. Purtroppo l'esito risulta disastroso sotto tutti gli aspetti. Penn e Teller, sicuramente più adatti alla televisione e alle esibizioni dal vivo, non hanno le caratteristiche necessarie per poter reggere su di loro il peso di un film. La sceneggiatura è pressoché inesistente e si limita ad affastellare senza un ordine preciso una serie male assortita di sketch. La pellicola tocca poi il suo punto più basso nel finale, in cui una infelice combinazione di cinismo, buffoneria e grottesco genera un senso di autentico disagio nello spettatore. Il titolo italiano, in questo caso, si dimostra involontariamente azzeccato.