Dopo la felicità
Za Schastem
Durata
40
Formato
Regista
Zoya Verenskaya (Lidiya Koreneva) è vedova ormai da diversi anni: la sua amata figlia Lee (Tasya Borman) è malata e rischia di perdere la vista. Zoya ha un corteggiatore, un avvocato di nome Dmitry (Nikolai Radin), che vorrebbe sposarla. Durante una vacanza in Crimea la donna scopre che sua figlia è innamorata dello stesso uomo che le sta facendo la corte.
Fine psicologo delle menti umane, Yevgeni Bauer racconta un dramma strappalacrime, duro e di grande spessore. Aiutato da un gruppo di attori notevoli, il regista russo mette in scena uno dei rapporti madre-figlia più intensi e rilevanti dell'intero cinema muto. Si sente fin dai primi minuti la presenza di un destino fatale da cui sembra impossibile scappare e lo sguardo finale di Lee, ormai cieca, in direzione della macchina da presa, è da pelle d'oca. Nel cast, in una piccola parte, anche Lev Kulešov, pioniere dell'avanguardia sovietica degli anni Venti.
Fine psicologo delle menti umane, Yevgeni Bauer racconta un dramma strappalacrime, duro e di grande spessore. Aiutato da un gruppo di attori notevoli, il regista russo mette in scena uno dei rapporti madre-figlia più intensi e rilevanti dell'intero cinema muto. Si sente fin dai primi minuti la presenza di un destino fatale da cui sembra impossibile scappare e lo sguardo finale di Lee, ormai cieca, in direzione della macchina da presa, è da pelle d'oca. Nel cast, in una piccola parte, anche Lev Kulešov, pioniere dell'avanguardia sovietica degli anni Venti.